Mendrisiotto

Aim di Mendrisio, crediti quadro più ‘trasparenti e oculati’

La Commissione della gestione richiama le Aziende sull’uso di questo strumento finanziario. E smagrisce l’investimento richiesto di quasi 2 milioni

In programma lavori sulle reti di acqua, gas ed elettricità
(Ti-Press)
3 ottobre 2022
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Lo strumento, quello del credito quadro, glielo ha messo in mano lo stesso legislativo della Città di Mendrisio. Ed "essenziale" lo è di sicuro per poter lavorare sul... terreno con una certa continuità. Di fronte, però, all’ultima richiesta avanzata dalle Aim, le Aziende industriali – 9,7 milioni per rinnovare le sottostrutture delle reti di elettricità, acqua e gas –, la Commissione della gestione ha tirato, per così dire, il freno. Pur consapevoli della necessità di poter contare su un paniere finanziario a cui attingere per tenere il passo con i cantieri, le opere infrastrutturali di genio civile e il piano delle manutenzioni, i commissari chiedono maggiore oculatezza e chiarezza nella gestione dei fondi, qui da spendere nei prossimi quattro anni. Un messaggio che vale un segnale inequivocabile.

Per dirla con il rapporto che accompagna il dossier – lunedì prossimo sottoposto al voto del Consiglio comunale – la formula del credito quadro "non è trasparente e controllabile se non a consuntivo". Quindi, si sollecita, serve una verifica "più puntuale", come un "resoconto semestrale dell’utilizzo di tutti i crediti quadro operativi", da consegnare a fine marzo e a fine settembre.

Dossier da emendare, credito da ridurre

Nell’attesa la Gestione propone di smagrire il credito sul tavolo, controfirmando un emendamento, conditio sine qua non per approvare il messaggio municipale. Una linea abbracciata in modo trasversale dagli esponenti dei gruppi rappresentati in seno alla Commissione – dal Plr al Centro/Ppd, dall’AlternativA a Lega-Udc-Udf –, fatta eccezione per Massimiliano Robbiani (Lega) e Luca Pestelacci (Plr), più netti nella loro posizione. A non piacere, come ci spiega Robbiani, è infatti lo stesso modus operandi delle Aziende.

Al di là delle esigenze pratiche, fa capire il consigliere comunale, un tetto va comunque messo all’investimento, sullo sfondo tariffe in rialzo e un quadro generale delicato. Riserve, quelle espresse (rinunciando peraltro a presentare un rapporto di minoranza), che saranno sciolte durante il dibattito consiliare.

Sta di fatto che le criticità, motiva la relazione della Gestione, non mancano. A tal punto da ritenere che "la richiesta totale del messaggio, pari all’importo previsto nel Piano finanziario, non sia accettabile". Non nella forma giunta sui banchi dei consiglieri comunali. La via d’uscita suggerita? Suddividere la spesa "in più messaggi/crediti quadro" e dunque "diminuire la parte per interventi futuri del 50 per cento", per un globale di 1 milione e 725mila franchi, da modulare come previsto sulle diverse esigenze delle tre reti. Reti dove spicca un maggior impegno a favore del settore elettrico.

‘Tutti sono chiamati a risparmiare’

Per la Gestione in questo modo le Aim avrebbero comunque "una buona autonomia per gestire la manutenzione e garantire la continuità degli interventi". Tutto ciò con l’obiettivo dichiarato di "poter avere un maggiore controllo e oculatezza nella gestione delle finanze e delle spese, in un momento in cui tutti i dicasteri e i cittadini, confrontati con l’aumento generale dei costi, sono chiamati al risparmio". A conti fatti, secondo la revisione proposta dalla Commissione, ecco che l’investimento sulle infrastrutture passerebbe da 9,7 milioni a 7 milioni e 950mila franchi.

Servono più dettagli nei messaggi

D’altro canto, la Gestione si sarebbe attesa una lista maggiormente precisa su interventi, lavori e costi. Elencate le varie voci, si illustra ancora nel rapporto, a mancare è il dettaglio di costo. "Non viene neppure spiegato il motivo dell’importo", si annota. In buona sostanza, si ricostruisce, solo "dopo richiesta della Commissione, Aim ha predisposto una tabella riassuntiva degli interventi coperti dal messaggio, con i relativi importi stimati, divisi fra i tre rami delle aziende". Il totale consegnato al vaglio dei commissari ha restituito opere per oltre 5 milioni, ai quali vanno aggiunti altri 500mila franchi per le progettazioni future. Quanto all’importo residuo di 3 milioni e 450mila franchi è, invece, "la riserva per eventuali aumenti delle stime sopracitate e soprattutto per ulteriori interventi a oggi non prevedibili". Un risultato totale "in linea con il Piano finanziario".

I commissari, insomma, si aspettavano più precisione da subito. Di conseguenza, si invitano le Aziende, e "in generale tutti i dicasteri che utilizzano lo strumento del credito quadro, a fornire in futuro il dettaglio degli investimenti previsti in allegato ai messaggi municipali".