Nella nuova versione, il presunto parente non ha causato l’incidente ma ne è la vittima, e vengono richiesti soldi per pagarne non la cauzione ma le cure
Torna in Ticino, in una nuova versione, la truffa del falso incidente. La Polizia cantonale, a seguito di numerose segnalazioni provenienti soprattutto dal Bellinzonese e dal Luganese ma che interessano tutto il cantone, mette in guardia sui pericoli dei raggiri telefonici.
In base alle ricostruzioni, il modus operandi ricalca, con alcuni accorgimenti, quello evidenziato a più riprese in passato. Nella nuova versione, a dire degli autori (spacciandosi per agenti di polizia o per una persona attiva in campo medico), il fantomatico parente non ha causato un incidente ma ne è rimasto vittima: da qui l’insistente richiesta di un’importante somma di denaro non per pagare la cauzione ed evitare la prigione al suddetto parente, ma per coprirne le cure ospedaliere. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la gravità della situazione), mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente effettuare il prelevamento (diverse decine di migliaia di franchi che una terza persona passerà poi a ritirare). Le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e, laddove è presente un display sull’apparecchio, il numero chiamante appare come "sconosciuto".
La Polizia ribadisce i consigli per non incappare in questo genere di truffe: