Svizzera

Swiss non indennizzerà le agenzie viaggio per lavoro aggiuntivo

Negli ultimi mesi la compagnia ha cancellato molti voli. Secondo l’impresa gli oneri per una riprenotazione vengono compensati dalle commissioni

(archivio Keystone)
4 agosto 2022
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Swiss risponde picche alle agenzie di viaggio: non saranno indennizzate per il lavoro aggiuntivo causato dalle cancellazioni di voli.

La compagnia "non prevede ulteriori compensazioni per le spese supplementari dei partner", si legge in un comunicato diffuso oggi in occasione della presentazione delle cifre semestrali della società, che segnano il ritorno in zona utili, con un risultato operativo positivo per 67 milioni di franchi. L’impresa ritiene che gli oneri vengano compensati dalle commissioni imposte dalle agenzie ai loro clienti.

Swiss si scusa peraltro per le soppressioni di collegamenti. "Ogni volo cancellato è uno di troppo", afferma la dirigenza. Per il periodo da agosto a ottobre sarà comunque operato il 98% dei voli annunciati. La filiale del gruppo Lufthansa chiede anche comprensione: a suo avviso è importante capire che l’aumento del traffico aereo in una situazione di pandemia è generalmente più complicato e impegnativo per tutti gli operatori del sistema rispetto a una riduzione dell’attività.

Il vettore elvetico si dice anche consapevole che le irregolarità nelle operazioni di volo comportano un aggravio di lavoro per le agenzie di viaggio partner. "Per questo motivo abbiamo uno scambio regolare e costruttivo con loro e con la Federazione Svizzera di Viaggi" – l’associazione del ramo – "e siamo costantemente alla ricerca di soluzioni per migliorare ulteriormente la cooperazione".

Una delle misure adottate consiste in una pianificazione più flessibile del personale nel servizio clienti, al fine di garantire una buona disponibilità in caso di un elevato volume di richieste telefoniche. Inoltre Swiss ha recentemente introdotto un numero verde per le agenzie di viaggio: in nove chiamate su dieci l’attesa era di pochi minuti e i tempi dovrebbero essere ulteriormente ridotti.

Le esternazioni dei vertici dell’azienda fanno seguito a un’intervista, pubblicata martedì, al numero uno di Kuoni Dieter Zümpel, che aveva espresso critiche alla compagnia, chiedendo alla controparte un risarcimento. "Perché un volo non operato come annunciato significa per noi riprenotazione, nuova camera d’albergo, trasporto diverso e così via", aveva spiegato. Riguardo al numero verde, il Ceo aveva detto che è stato organizzato solo di recente, mentre il rebooking rappresenta un grosso problema da tempo. "Non posso nascondere che la cooperazione con Swiss è stata spesso difficile dall’inizio della pandemia", aveva chiosato Zümpel. Da parte di Swiss viene sempre detto che la colpa è degli altri, proseguiva il manager. "Non è un rapporto basato sulla collaborazione, lo trovo arrogante".