Preavviso positivo del Dt alla variante di Piano regolatore: evidenziata la valenza strategica della progettazione dell’area centrale
Si sottolinea l’importanza di focalizzarsi inizialmente sul polmone verde centrale e sulle aree aperte, così come di elaborare un Rapporto d’impatto ambientale da sottoporre al parere delle autorità cantonali. Si chiedono poi approfondimenti in merito all’inquinamento fonico e una maggiore precisione nel definire le potenzialità pianificatorie nell’arco dei primi 15 anni. Il tutto per affinare proposte e indirizzi che, pur non sviluppati in modo definito, raccolgono il preavviso "sostanzialmente positivo" del Dipartimento del territorio in merito alla variante di Piano regolatore elaborata dal Municipio di Bellinzona per il quartiere che a partire dal 2026 sorgerà al posto delle Officine Ffs. Nell’esame preliminare, documento di 25 pagine in cui si esprime favorevolmente sul progetto, il Cantone si sofferma in particolare sulla valenza strategica dell’Almenda, lo spazio comune immaginato davanti alla ‘Cattedrale’ dove oggi ha luogo la lavorazione delle locomotive, edificio protetto che secondo i piani della Città sarà riconvertito in un luogo fulcro della vitalità del futuro quartiere con eventi aggregativi, culturali ed espositivi (idea condivisa dal Cantone che nel rapporto chiede di definire meglio nel Piano particolareggiato che sarà sottoposto al Cc).
Il Dt mette particolare enfasi sulla valenza strategica di sviluppare questo comparto centrale, ritenuto dal Cantone "elemento trainante e ordinatore dello sviluppo di tutto il quartiere". Considerando interessante l’idea di creare un luogo di scambio e socialità (con anche la presenza di orti e giardini), per il Dt la sua progettazione e quelle delle adiacenti aree libere "dovrà costituire la prima tappa, che consentirà di definire i contenuti della prima domanda di costruzione, vale a dire le strutture e gli elementi del complesso industriale ferroviario delle Officine che andranno conservati quali elementi di memoria e quelli che potranno invece essere demoliti, unitamente alla proposta di sistemazione progressiva delle aree liberate dalle costruzioni". Una progettazione, osserva il Dt, che dovrà anche "definire chiaramente le tappe di realizzazione di questo spazio nodale e gli eventuali vincoli per gli edifici che vi si affacciano. Le edificazioni dei lotti nelle diverse fasi successive alla realizzazione dell’Almenda e delle aree libere – si legge ancora nell’esame preliminare – dovranno pertanto relazionarsi, connettersi e integrarsi convenientemente a quanto concretizzato nelle aree pubbliche". Per il Cantone sarà dunque importante definire gli spazi di correlazione, le superfici con diritti di passo pubblico e gli affacci verso l’area pubblica delle costruzioni. Per un comparto pensato prevalentemente per i pedoni, si considera inoltre opportuno chinarsi sulle modalità di attraversamento in bicicletta del quartiere tramite collegamenti con percorsi già esistenti.
Un esempio ritenuto "ottimale" dal Dt per quanto riguarda ciò che si auspica si faccia anche a Bellinzona a livello di ‘progettazione del vuoto’, è il quartiere industriale dell’Île de Nantes, un’isola circondata dalla Loira, dove nell’ambito della riqualifica urbana cominciata nel 2000 vi è stato il graduale smantellamento dei cantieri navali per lasciare spazio a nuove strutture pubbliche. Nell’ambito della quasi ventennale riqualifica, il Cantone sottolinea che "le strade, i parchi e gli spazi liberi sono stati i primi interventi realizzati dall’ente pubblico, che ha così spronato, attraverso la presenza concreta di spazi di qualità, l’investitore privato nella costruzione delle abitazioni che hanno animato il quartiere".
Un altro modello che può dare spunti per lo sviluppo dell’area pubblica centrale del Quartiere Officine sono gli Skip Garden di Londra, dove la prima tappa di realizzazione è stata un vivaio che nell’ambito di tali operazioni "va ad alimentare lo sviluppo nel tempo del progetto delle aree verdi". Si parla poi anche della bontà della riconversione dell’area ferroviaria di Pratteln (Basilea Campagna) e del Parco svizzero dell’Innovazione Ipz di Dübendorf.
Localizzazione dei lotti edificabili con rispettive destinazioni e attribuzioni di proprietà
Il Piano particolareggiato dell’area, pubblicato per un mese fino al 28 giugno, è stato elaborato sulla base del progetto urbanistico ‘Porta del Ticino’ scelto due anni fa nell’ambito del Mandato di studio in parallelo poi affinato in base alle raccomandazioni del Collegio di esperti. "È valutata positivamente la procedura dei mandati di studio in parallelo: consona all’importanza che assume il comparto nel contesto cittadino, costituisce una buona premessa per far fronte agli indirizzi e alle misure della progettazione dello spazio pubblico e della qualità delle costruzioni", sottolinea ancora il Dt condividendo anche le intenzioni municipali d’inserire nei lotti A e B del comparto contenuti abitativi e attività alberghiere, amministrative e commerciali e piccole attività artigianali e di formazione, "a condizione che si inseriscano nell’ambiente abitativo quanto a immissioni e all’aspetto architettonico". La variante di Piano regolatore, annota ancora il Cantone, dovrà tuttavia indicare se la destinazione predominante è quella abitativa. "Ciò permetterà inoltre di precisare il corretto grado di sensibilità al rumore, ossequiando ai disposti della legislazione ambientale in materia di protezione fonica". Proprio per quanto riguarda l’inquinamento fonico, il Cantone evidenzia l’attuale delicato quadro acustico all’interno del comparto a causa della linea ferroviaria e degli adiacenti assi stradali. Si invita quindi a operare scelte atte a tenere in considerazione aspetti di natura fonica affinché la situazione non degradi ulteriormente, anche attraverso una valutazione della situazione, comprensiva di proiezioni future, onde accertare il rispetto dei valori limite d’immissione. Anche alla luce del preavviso positivo del Cantone, il Municipio sta attualmente svolgendo degli approfondimenti considerando una serie di modifiche necessarie e raccomandazioni; un occhio di riguardo sarà riservato alle osservazioni nel frattempo rientrate. Si punta a giungere ancora entro fine anno al licenziamento del messaggio, con cui sottoporre la proposta di variante al Consiglio comunale.