Al momento attuale, la Confederazione non dispone di una soluzione di ripiego in caso gli Stati occidentali decidano per il boicottaggio
In caso di blocco delle forniture di gas naturale russo a causa di un eventuale boicottaggio da parte degli Stati occidentali, quale sanzione per l’invasione dell’Ucraina, la Confederazione non dispone di un piano di emergenza. Lo afferma la Nzz am Sonntag.
L’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (Ufae) fa riferimento a un documento di poche pagine del 2019, che secondo il domenicale non comprende però l’aspetto principale della questione, cioè come procederebbe concretamente la Confederazione in caso di contingentamento. Non è chiaro in particolare quali aziende continuerebbero a essere rifornite di gas e quali no.
Berna ha avviato il processo di consultazione per una nuova ordinanza di applicazione nell’agosto 2021. Obiettivo: "Garantire l’approvvigionamento economico nazionale nel settore del gas". Ora si vuole accelerare. "Il reperimento dei dati necessari e la preparazione dei documenti di attuazione sono attualmente perseguiti con alta priorità e con il coinvolgimento dell’industria del gas", ha indicato al domenicale un portavoce dell’Ufae.