Kiev, ‘migliaia di ucraini deportati in Russia’

Biden avverte Putin: ‘Se Mosca usa armi chimiche risponderemo’

Kiev: ‘Migliaia di ucraini deportati in Russia’. L’Onu chiede l’immediata cessazione delle ostilità. Il G7 pronto ad adottare nuove sanzioni

A un mese dall’invasione russa dell’Ucraina il presidente Zelensky invita le persone di tutto il mondo a protestare. Non passa intanto al Consiglio di sicurezza dell’Onu la risoluzione di Mosca sulla situazione
umanitaria nel Paese attaccato.

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21:47
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Biden avverte Putin: 'Risponderemo alle armi chimiche'

 

"Risponderemo all'uso di armi chimiche da parte di Mosca", ha detto Joe Biden in una conferenza stampa al quartiere generale della Nato, e "la natura della risposta dipenderà dalla natura dell'uso". Gli Usa - ha aggiunto - sono determinati a sostenere gli sforzi con gli alleati a favore dell'Ucraina e a rafforzarli. "Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati, la Nato è più unita che mai". 

Il presidente ha anche sottolineato che "l'emergenza cibo sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei". "Abbiamo parlato di come supplire a eventuali carenze di cibo."

Parlando poi dei rifugiati, Biden ha affermato che sono una responsabilità internazionale e gli Stati Uniti hanno un obbligo in questo. Il leader della Casa Bianca ha dichiarato ai suoi partner che gli Stati Uniti accoglieranno 100'000 rifugiati ucraini in fuga. Egli ha inoltre annunciato "un altro miliardo di aiuti umanitari all'Ucraina". 
 
 

21:15

G7: 'Pronti ad adozione ulteriori sanzioni contro Russia'

Il G7 è pronto ad adottare nuove sanzioni contro la Russia e continuerà a lavorare per evitare che quelle già decise vengano aggirate anche con la vendita di oro da parte della banca centrale russa. È quanto si legge nelle conclusioni della riunione dei leader del G7.

Nel comunicato finale i leader del G7 sottolineano la determinazione a imporre "severe conseguenze" alla Russia per la sua aggressione all'Ucraina, "compresa la piena applicazione delle misure economiche e finanziarie già decise".

Per questo i paesi del G7 continueranno a portare avanti una stretta cooperazione e cercheranno di coinvolgere anche altri governi in queste azioni. Il compito di intervenire per evitare che le sanzioni vengano aggirate viene affidato ai competenti ministri e alle iniziative che questi riterranno opportune portare avanti.

"Sollecitiamo tutti i paesi a non dare alla Russia assistenza militare o di qualsiasi altro genere" che possa aiutare Mosca a portare avanti la sua aggressione contro l'Ucraina. "Vigileremo su qualsiasi tipo di assistenza di questo genere", si legge ancora nel comunicato finale dove, sebbene non si citi mai la Cina, il riferimento a questo paese, secondo gli addetti ai lavori, risulta evidente alla luce degli ultimi scambi verbali tra Pechino e gli Stati Uniti. 

20:40

Johnson: 'Se Putin usa armi chimiche sarà la sua fine'

L'eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina scatenerebbe un'ondata di "orrore viscerale" fra i leader del mondo e avrebbe "conseguenze catastrofiche" per lo stesso Vladimir Putin. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson dopo il vertice Nato-G7.

Johnson ha sottolineato di condividere il timore del presidente americano Joe Biden che la denuncia di Mosca sul presunto ritrovamento di laboratori di guerra biologica in Ucraina possa essere una provocazione in vista di un utilizzo di "armi chimiche sotto falsa bandiera"; ma aggiungendo di ritenere che "Putin capisca" che una scelta simile sarebbe "profondamente catastrofica per lui".

Il Regno Unito con gli alleati occidentali sta sempre più incrementando l'invio di armi letali all'Ucraina impegnata a respingere l'invasione russa ma nessuno dei paesi della Nato pensa alla opzione delle truppe sul terreno e nemmeno alla no-fly zone, ha spiegato il premier britannico.

Johnson ha aggiunto che è "risultato difficile soddisfare la richiesta del presidente Volodymyr Zelensky di inviare carri armati e aerei militari". "Stiamo guardando a tutte le opzioni per aiutarlo - ha aggiunto - ma ci sono difficoltà logistiche per la fornitura di mezzi corazzati e jet".

18:45
Kiev, ‘migliaia di ucraini deportati in Russia’ Solo da Mariupol, la città martire praticamente rasa al suolo dai russi, l’esercito di Mosca ha deportato illegalmente in Russia 15mila cittadini ucraini. La denuncia arriva su Telegram dal sindaco Vadim Boychenko che accusa: “Gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus, li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini, dei cellulari. Li portano in campi di smistamento e poi in diverse città remote della Russia. Deportati come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale“.

Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l’evacuazione dei cittadini (oggi sono stati fermati gli autobus da Zaporozhye a Berdyansk) “solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall’Ucraina, contro la loro volontà”. Nei giorni scorsi Boychenko aveva diffuso un comunicato sui social: “Gli occupanti hanno portato via persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell’edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti”. La commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani Lyudmila Denisova ha definito le deportazioni “un crimine di guerra” e riferito i dati forniti dalla Russia ad oggi secondo cui sono già state deportate dall’Ucraina 402.000 persone, di cui 84.000 bambini. Ieri erano 366.000. "E non sappiamo cosa sia successo loro”, dice. Denisova ha sottolineato di aver saputo che i cittadini ucraini portati via dai militari russi “vengono trattenuti in alcuni campi, filtrati nella regione di Donetsk, e poi portati in Russia. A chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per due anni”.

Dal canto suo il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha definito le deportazioni “il nuovo livello del terrore”, denunciando che le persone portate via con la forza potrebbero essere "usate come ostaggi”. Tre giorni fa lo stesso ministero ha denunciato che circa 2.400 bambini del Donbass occupato sono stati trasferiti illegalmente in territorio russo. Per il governo di Kiev, “i casi di rapimento di bambini sono oggetto di indagine”. Le accuse contro i russi sono rimbalzate anche dall’ambasciata americana in Ucraina, che ha parlato di “rapimento, non assistenza”. Mentre il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito il processo di evacuazione forzata “una falsa propaganda”. Intanto sui social come Telegram si aprono quotidianamente chat dedicate alle persone scomparse. Le strazianti liste delle persone perdute pubblicate online si allungano ogni giorno: elenchi sterminati, con fotografie, descrizioni, età. Si cercano bambini, giovani donne, ragazzini, anziani.

18:16
Kadyrov: ‘Preso il municipio di Mariupol’Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo di Vladimir Putin, ha dichiarato giovedì che le sue forze hanno conquistato il municipio di Mariupol. La città è sotto assedio da parte dell’esercito russo. “I ragazzi stanno riferendo via radio di aver liberato l’edificio amministrativo di Mariupol e di avervi innalzato la nostra bandiera", ha detto Kadyrov su Telegram, assicurando che le forze ucraine avevano "abbandonato le loro posizioni”. Kadyrov ha aggiunto che altre unità russe stavano avanzando in parallelo nel grande porto, che è stato in gran parte distrutto dai bombardamenti. “Inch’Allah, Mariupol sarà presto completamente liberata”, ha detto. Ramzan Kadyrov, contestato dalle ONG internazionali per le gravi violazioni dei diritti umani in Cecenia, ha annunciato il 17 marzo che un migliaio di volontari ceceni stavano andando a combattere in Ucraina. Il leader ceceno, che governa la sua repubblica del Caucaso con un pugno di ferro, aveva egli stesso confermato lunedì di essere in Ucraina, a fianco delle forze di Mosca in un campo d’aviazione catturato vicino a Kiev. Questa informazione non ha potuto essere verificata in modo indipendente ed è stata messa in dubbio da funzionari ucraini. All’inizio dell’offensiva russa il 24 febbraio, sono circolate sui social network immagini che mostravano una piazza della capitale cecena Grozny piena di soldati che affermavano di essere pronti a partire per l’Ucraina in qualsiasi momento. Ramzan Kadyrov ha una milizia al suo comando. Le forze sotto il suo controllo sono accusate di numerosi abusi in Cecenia.
17:41
L’ Onu approva risoluzione umanitaria proposta dall’OccidenteL’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato la risoluzione proposta dagli occidentali sulla situazione umanitaria in Ucraina che chiede “l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili”, l’accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. Sono stati 140 i paesi che hanno votato a favore, 5 i contrari e 38 gli astenuti. I cinque paesi che hanno votato contro la risoluzione sono Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord (gli stessi che hanno votato contro la risoluzione del 2 marzo scorso). La Cina invece è tra i 38 astenuti (tre in più della volta scorsa). I voti a favore sono scesi da 141 a 140. Per essere adottato, il documento doveva essere approvato dai due terzi dei paesi membri. I documenti dell’Assemblea Generale dell’Onu non hanno valore legalmente vincolante ma hanno valore politico e simbolico, mostrando come Mosca sia isolata nella comunità internazionale.
17:37

Mosca vuole accerchiare Kiev da Bielorussia-Crimea

La Russia starebbe cambiando i suoi piani in Ucraina, abbandonando le operazioni offensive in alcune aree e concentrando le sue forze sull'offensiva a Kiev e sull'occupazione totale dei distretti di Donetsk e Lugansk. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando informazioni dello Stato maggiore delle forze armate ucraine.

"La leadership militare russa sta trasferendo armi ed equipaggiamento militare dai distretti militari alla Bielorussia e alla Crimea. L'obiettivo è fare un tentativo di preparare e mettere in atto azioni offensive per l'accerchiamento di Kiev", scrive l'Unian.

"Secondo le informazioni ricevute, la leadership politico-militare russa ha deciso di adeguare i piani a causa del fatto che gli obiettivi fissati prima dell'invasione non sono stati raggiunti in tempo", conclude.
 
 

16:50

Keller-Sutter: arriveranno ancora molti altri rifugiati

La consigliera federale non fa una previsione su quante persone arriveranno in Svizzera: ‘Non si sa quanto durerà la guerra’

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16:14

Kiev annuncia il primo scambio di prigionieri fra russi e ucraini

Oggi, per ordine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram, come riporta l'agenzia Unian.

L'Ucraina ha scambiato 10 russi catturati con 10 dei suoi militari. I russi hanno anche portato via 11 marinai civili che sono stati salvati dall'esercito ucraino dopo l'affondamento della nave stamattina vicino a Odessa.

15:23

Più di dieci città senza acqua potabile

"La guerra ha privato parzialmente o completamente di acqua potabile i residenti di Mariupol, Mykolayiv, Kharkiv, Okhtyrka, Izyum, Makarov, Pologi, Vasylivka, Orikhiv, Huliaipil, Chernihiv, Trostyanets e molti altri insediamenti dell'accesso all'acqua potabile". Lo ha denunciato la commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova.

Nella sola regione di Donetsk, ha spiegato in una nota, di cui riferisce l'agenzia Unian, 200mila persone non hanno accesso all'acqua. E con l'aumento della portata degli scontri, c'è la minaccia che tutta la regione possa essere completamente tagliata fuori dall'approvvigionamento idrico nelle prossime settimane.
 
 

15:20
Palazzi sventrati a Kharkiv (Keystone)

La disperata caccia al cibo nella città fantasma

A Kharkiv manca tutto, la gente ruba quel che può nei negozi, la polizia finge di non vedere. A Dnipro chi produceva pezzi per pc passa alle armi

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15:02

Colloqui tra Russia e Ucraina in videoconferenza

I negoziati tra Russia e Ucraina "stanno proseguendo in videoconferenza su una bozza di trattato per una soluzione della situazione in Ucraina, la sua neutralità e le garanzia per la sua sicurezza". Lo ha confermato la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia russa Interfax.

"Sono in discussione gli aspetti militari, politici e umanitari", ha aggiunto la Zakharova.

14:50
14:46

Sei civili uccisi e 15 feriti a Kharkiv

Sei civili sono rimasti uccisi e 15 feriti negli attacchi russi a Kharkiv. Lo ha riferito un funzionario regionale.

Il centro di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, nel nord-est del paese, è stato attaccato dalle forze russe con missili "Kalibr". In totale, ha detto il governatore, la regione è stata colpita da 44 attacchi nelle ultime 24 ore.

14:37

Kiev, 6mila ucraini deportati in Russia come ostaggi

"Deportando forzatamente i cittadini di Mariupol nel proprio territorio, la Russia si muove verso il prossimo livello di terrore. Seimila ucraini sono già ora nei campi russi dove potrebbero essere usati come ostaggi". Lo scrive su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.

"I convogli umanitari in fuga verso le parti non occupate dell'Ucraina continuano ad essere bombardati. Questa barbarie deve finire", aggiunge.

12:55
12:37
Erwin Bollinger, ambasciatore e responsabile delle relazioni bilaterali in seno alla Segreteria di stato dell’economia (Seco)

Congelati oltre 5 miliardi di franchi di patrimoni russi

‘Non tutti i russi con un collegamento con la Svizzera sono sotto sanzioni’, ha precisato il responsabile delle relazioni bilaterali della Seco

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12:22
12:20

Rifugiati, previsto rilascio di 50mila permessi S entro l’estate

Si cercano ancora alloggi per far fronte all’afflusso di profughi ucraini

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10:49

‘I bambini rifugiati vanno integrati nelle classi regolari’

Questo fin da subito o al più tardi dopo un anno. Lo raccomanda la Commissione federale della migrazione.

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09:47
09:01

'Bombe al fosforo nella regione di Lugansk. Ci sono morti, tra cui due bambini'

Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall'agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti.

"Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo - scrive -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case". Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.

"Secondo le prime informazioni ci sono quattro morti, due dei quali bambini, e sei feriti - ha aggiunto Gaidai -. I russi sono in agonia. Non possono penetrare in profondità e quindi hanno iniziato a usare armi pesanti. Sganciano anche bombe al fosforo. Pertanto, sfortunatamente, il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto".

"Nelle ultime 24 ore, 31 edifici della regione sono stati danneggiati o completamente distrutti", ha detto Gaidai, riferendo che in molte aree manca l'elettricità e che la situazione è particolarmente critica a Rubizhne, dove i combattimenti proseguono nel centro della città.

08:05

Sotto controllo l'incendio vicino a Chernobyl

È sotto controllo la maggior parte dell'incendio sviluppatosi nell'area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo afferma il Ministro dell'ecologia e delle risorse naturali ucraino Ruslan Strelets, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

Strelets, in un'intervista televisiva, ha spiegato che nell'area nelle ultime due settimane si sono registrati più di 30 incendi. "Ce ne sono stati altri cinque nell'ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi roghi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l'incendio continua", ha detto.

08:02

Zelensky: ‘La guerra lampo è fallita, dateci aerei’

La guerra lampo russa è fallita, Kiev si difenderà fino alla fine ma chiede aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo, Putin non si fermerà e quello in corso è un conflitto che coinvolge tutta l'Europa. Prima intervista del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al giornale italiano 'la Repubblica', dopo un mese di guerra con Mosca.

Da una località segreta, ribadisce che gli ucraini stanno difendendo l'Europa, e ritiene che l'intero mondo civilizzato alla fine si unirà a Kiev. È disposto a discutere un cessate il fuoco, a patto però di non subire ultimatum. Chiede inoltre di continuare a fare pressione con le sanzioni.