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La mensa scolastica salva pasti e lotta contro lo spreco

Da un mese è iscritta alla piattaforma Too Good To Go. Il progetto potrebbe essere esteso a tutte e tredici le mense delle scuole di Bellinzona

Foto d’archivio
(Ti-Press)
18 novembre 2021
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Un terzo del cibo prodotto sul pianeta viene sprecato senza neanche arrivare a tavola. L’impatto ambientale è importante, lo spreco alimentare costituisce un grandissimo sperpero di risorse usate per la produzione, come l’acqua e l’energia. In sostanza: produrre cibo che non verrà consumato vuol dire sprecare beni primari. Proprio per cercare di non gettare nella spazzatura cibo ancora buono e commestibile, l’applicazione Too Good To Go cerca di salvare pasti e alimenti collegando clienti a ristoranti e negozi che hanno eccedenze alimentari invendute. Sulla piattaforma, circa un mese fa, è approdata anche la mensa dell’Istituto scolastico di Sementina. «Si tratta di un progetto pilota», spiega da noi raggiunto Renato Bison, capodicastero Educazione della Città di Bellinzona. Una fase sperimentale che durerà almeno fino a febbraio dell’anno prossimo, per avere a disposizione valutazioni su cinque mesi di esperienza. L’idea, riprende Bison, è di estendere in seguito il progetto a tutte e tredici le mense delle scuole (dell’infanzia ed Elementari) di Bellinzona. È stata la cuoca stessa della mensa di Sementina a proporre alla direzione della Scuola e al capo Dicastero educazione l’idea di aderire alla piattaforma. Dopo un’attenta valutazione e ponderazione dei pro e contro «abbiamo ritenuto molto valida l’idea e nulla ci ha ostacolato a provare ad aderire con un progetto pilota. È stato molto semplice e veloce e il costo di iscrizione è irrisorio», afferma Bison.

‘Peccato gettare cibo’

La legge cantonale impone che i pasti non consumati ma già cotti o già pronti per essere cucinati, come alimenti che sono stati scongelati, non possono più essere utilizzati il giorno seguente ma devono essere eliminati. «Ci sembrava peccato gettare del cibo, anche solo un pasto al giorno», rileva il municipale. Se un giorno un allievo è assente e la cucina non viene avvisata per tempo capita che vi sia un pasto in esubero. In che modo Too Good To Go evita che questo venga sprecato? La cuoca, una volta serviti i pasti, verso le 13.30 ha un’idea precisa di quanti pasti completi destinati agli allievi rimangono a disposizione. Inserisce il dato nella piattaforma e chi è iscritto può prenotare il pasto e recarsi alla mensa entro le 15.30 con un contenitore per ritirare la porzione al prezzo di 4,90 franchi. Il riscontro è positivo, annota Bison: «Finora abbiamo salvato una dozzina di pasti e lo trovo un buon risultato. Va detto che stiamo parlando di una sola mensa, ma se il progetto dovesse essere esteso a tutte le tredici cucine, il risultato che si potrà ottenere sarà sicuramente ancora più interessante». Il progetto è praticamente a costo zero per la Città, l’unica tassa è una quota di 40 franchi per l’abbonamento annuale per aderire alla piattaforma. L’incasso avviene tramite la piattaforma «non lo facciamo per guadagnare, ma è un progetto in cui crediamo soprattutto per l’aspetto sociale ed ecologico: non vogliamo sprecare dei pasti quando c’è gente che fa fatica economicamente», rileva Bison.

Nel Bellinzonese una cinquantina di negozi e ristoranti iscritti

Too Good To Go Svizzera è stata fondata nel giugno del 2018 e due anni fa è approdata anche in Ticino. In Svizzera sono 1’551’922 le persone che hanno aderito al progetto, 5’213 bar, ristoranti, supermercati, panetterie, hotel e via dicendo, sono sull’app e sono 4’051’726 i pasti salvati fino a oggi nella nostra nazione. Nel Bellinzonese, tra negozi, pasticcerie, bar, ristoranti, gelaterie e fioristi sono una cinquantina gli iscritti. Grazie a questa piattaforma ognuno può essere protagonista nella lotta contro lo spreco alimentare.

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