Mendrisiotto

Chiasso, 7,2 milioni di manutenzione straordinaria alle scuole

Il credito quadro riguarda interventi alle scuole dell’infanzia di via Simen e via Chiesa e alle palestre comunali di via Soave

La scuola dell’infanzia di via Simen (Ti-Press/Davide Agosta)
16 novembre 2021
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Si avvicinano i lavori di manutenzione straordinaria per gli istituti scolastici di Chiasso. Il Municipio della cittadina di confine ha infatti licenziato il messaggio con la richiesta di un credito quadro di 7’215’000 franchi per interventi alle scuole dell’infanzia di via Simen (il preventivo ammonta a 1,5 milioni) e via Chiesa (poco meno di 2,4 milioni) e alle palestre comunali di via Soave (circa 3,3 milioni). Gli interventi, si legge nel messaggio, saranno diluiti su 6 anni, dal giugno prossimo al 2027. Quelli invasivi verranno eseguiti durante le vacanze estive ed eventualmente durante le altre vacanze scolastiche. Quelli programmati durante l’anno scolastico “verranno coordinati e concordati con la direzione degli istituti, tenendo conto delle loro necessità”. Per le opere di risanamento delle palestre di via Soave, a carattere invasivo, sarà necessario lavorare anche durante il periodo scolastico. Il Municipio precisa che “le attività delle elementari, delle medie, della Società di ginnastica e delle associazioni esterne che usufruiscono della piscina saranno coordinate, affinché si possa far capo ad altri spazi comunali”. Tra gli interventi prioritari ci sono invece la cucina di via Simen e il soffitto di via Soave (messo in sicurezza a fine 2011, dopo il distacco di alcuni elementi superficiali di cemento e paglia, con una rete di protezione metallica del tipo anti-frana).

Lo stato attuale

Nel 2018 il Municipio aveva commissionato uno studio esterno sulle condizioni di alcuni edifici comunali. “Il rapporto finale – spiega l’esecutivo nel messaggio – ha confermato che, malgrado gli stabili siano in buono stato in virtù di una manutenzione ordinaria, la suola dell’infanzia di via Simen, la scuola dell’infanzia di via Chiesa, le palestre comunali di via Soave e la palestra di via Vela necessitano d’interventi di sistemazione, in un lasso di tempo definito a breve/medio termine (da 1 a 10 anni)”. In base alla perizia, i tre edifici oggetto del messaggio municipale, per i quali autorità comunale intende presentare richieste di sussidi in materia di risparmio energetico, elettrico e termico, “figurano tra quelli più necessitano d’interventi di manutenzione e ammodernamento, nonché di opere mirate altresì a rendere conforme le strutture alle normative sulla sanità, all’accessibilità per i disabili, alla prevenzione degli infortuni, al risparmio energetico, al risanamento da materiali potenzialmente rischio di per l’ambiente e l’uomo e, non da ultimo, alle normative antincendio”. La palestra di via Vela non è per contro inclusa nel messaggio in quanto “un intervento odierno non potrebbe che essere radicale”. Per il Municipio “appare più opportuno valutare una rifunzionalizzazione complessiva dell’edificio e dell’area circostante in un futuro a media scadenza, adesso non prioritario”.

Via Simen monumento da proteggere

Oltre alla lista degli interventi, l’esecutivo presenta anche qualche caratteristica dei singoli edifici. La scuola dell’infanzia di via Simen, che contempla 5 sezioni, è stata edificata negli anni 1964-65 dall’architetto Flora Ruchat Roncati in collaborazione con gli architetti Antonio Antorini e Francesco Pozzi. “Lo stabile – sottolinea il Municipio – figura nella lista dei monumenti da proteggere, relativi al movimento moderno, candidato a essere iscritto nell’inventario dei beni culturali salvaguardati a livello cantonale”. Per questo, “le opere sono state preventivamente sottoposte per approvazione all’Ufficio cantonale dei Beni culturali”, al quale verrà inoltrata anche una richiesta di sovvenzione. Gli stessi architetti hanno edificato, negli anni 1967-68, anche la scuola dell’infanzia di via Chiesa, la quale contempla 4 sezioni. In questo caso, lo stabile non è candidato a essere iscritto nell’inventario dei beni culturali. Le palestre di via Soave sono state edificate tra il 1970 e il 1972 su disegno degli architetti Paolo Zürcher, Francesco Pozzi e Antonio Antorini. Oltre alle due sale principali di ginnastica, l’edificio contempla al piano terreno gli spogliatoi con servizi igienici e depositi per gli attrezzi e la sala Diego Chiesa con uffici annessi, adibita a spazio per incontri, esposizioni e conferenze. Nei suoi primi 50 anni di vita “l’edificio non ha subito interventi di ristrutturazione, a eccezione del risanamento del tetto piano, sopra il quale è ubicato un impianto fotovoltaico, e del risanamento con ritinteggio delle pareti esterne in calcestruzzo”.

Anche sistemazioni esterne

Oltre ai già citati interventi di messa a norma, anche l’esterno degli edifici sarà oggetto di lavori. In via Simen, per esempio, i cinque cortili esterni utilizzati dalle classi per momenti didattici all’aperto “necessitano di una riqualifica poiché si presentano sconnessi alla pavimentazione e nei manufatti in calcestruzzo, ma soprattutto in centri periodi della giornata è impossibile usufruirne perché non risultano protetti dal sole”. Al termine dei lavori il giardino di via Chiesa ospiterà “un campetto sintetico per il gioco con la palla, 2 aree giochi e pavimentazione antitrauma e un circuito chiuso da percorrere con i tricicli”. L’area esterna della palestra di via Soave sarà infine “riqualificata sostituendo la superficie, sistemando le attrezzature presenti, l’illuminazione e l’area verde”.

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