Iniziata la posa della struttura che, oltre a migliorarne la sicurezza, ha l’obiettivo di valorizzare il sentiero di 6 chilometri in zona Olivone
Sono iniziati nelle scorse settimane, in alta Valle di Blenio, i lavori per la costruzione del ponte tibetano sopra il riale Riascio, tra il territorio di Olivone e quello di Aquila. Sarà lungo circa 60 metri e si inserirà nel sentiero ad anello di circa 6 chilometri (vedi infografica) che passando da Sallo collega Olivone a Pinaderio e Ponto Aquilesco. «La ditta incarica sta procedendo col getto del calcestruzzo delle fondamenta per poi ancorare la struttura», spiega alla ‘Regione’ Mauro Domenichetti, segretario del Gruppo restauri Blenio (Grb) promotore del progetto in collaborazione con il Patriziato di Acquila-Torre-Lottigna. «Se il meteo sarà clemente, potremo concludere la posa del ponte entro la fine di novembre. L’inaugurazione ufficiale è prevista per fine aprile dopo la sistemazione finale (pulizia, semina delle scarpate e ripristino del sentiero attualmente chiuso a causa dei lavori)». Domenichetti esprime soddisfazione per un traguardo a cui si è giunti dopo il grande impegno nella fase della raccolta fondi (il cantiere è potuto partire quando all’appello mancano 15mila franchi). L’investimento complessivo ammonta a 320mila franchi: oltre alle numerose donazioni di privati, hanno contribuito finanziariamente i Comuni di Blenio, Serravalle e Acquarossa, unitamente all’Otr-Bat, il Cantone, i Patriziati e altri enti. Il ponte sarà utilizzato dai tanti escursionisti soliti a percorrere questi sentieri, permettendo loro di attraversare il riale Riascio, dove negli scorsi anni si sono verificati numerosi scoscendimenti a causa delle precipitazioni, in maniera sicura e divertente.
Nell’ambito del progetto il Grb ha apportato migliorie ai tratti del percorso più vicini al previsto ponte e in vista dell’inaugurazione sta collaborando con il Comune e con il gruppo cantonale per Ticino Sentieri per la manutenzione dell’intero tracciato disseminato di oratori e cappelle, tra cui anche alcune restaurate dal gruppo. Sentiero che si congiunge con altri itinerari, come quello che parte da Olivone e prosegue verso la Greina, la val Camadra, la val di Campo Blenio e la zona del Luzzone, ma anche il percorso che da Dangio sale poi verso le capanne dell’Adula e la cima di 3’402 metri di altitudine.
Fondato nel 1976, il Gruppo restauri Blenio ha in seguito tenuto fede al proprio scopo di restaurare e consolidare antichi cimeli storici. Negli anni ha sistemato una quindicina di opere in valle eseguendo lavori per circa un milione e mezzo di franchi, come il restauro del vecchio ponte romanico ad Aquila e quello ancora in corso della vecchia fornace a nord di Aquila. Lavori resi possibili con il contributo di Pro Patria e di vari benefattori. Oltre a Domenichetti, fanno parte del comitato del gruppo il presidente Daniele Lazzeri (da poco subentrato a Stefano Buzzi) e Mario Gamboni. Tra i ranghi del Grb c’è il desiderio di trovare nuove leve e viene dunque lanciato un appello a eventuali interessati.