Con un’interrogazione il consigliere comunale Matteo Mozzini sollecita maggiore attenzione per i contenuti tecnologici del futuro comparto
Nuovo Quartiere Officine: “Il Municipio di Bellinzona preferisce destinare le superfici a stabili amministrativi cantonali o ad attività coerenti con la vocazione tecnologica e innovativa del comparto, come formazione e ricerca?”. La domanda è del consigliere comunale Matteo Mozzini (Plr): attraverso un’interrogazione formula alcune considerazioni nell’ottica della pianificazione del sedime che sarà lasciato libero con il trasferimento a Castione dell’attuale stabilimento industriale. Circa la metà dei 120mila metri quadrati del comparto (oggi interamente di proprietà Ffs) passerà a Cantone e Città per la realizzazione di contenuti d’interesse pubblico, in particolare un polo dell’innovazione, oltre a servizi amministrativi, di ricerca e formativi. L’altra metà sarà edificata dalle Ffs con aree commerciali nonché edifici residenziali e amministrativi. Per Mozzini appare discutibile l’inserimento di stabili amministrativi nella superficie a disposizione di Città e Cantone. Parlando di grandi opportunità e quindi anche di importanti responsabilità, per davvero creare un polo tecnologico con condizioni quadro favorevoli all’innovazione, l’esponente del Plr ritiene “essenziale che vi sia pertinenza tra vocazione e contenuti, ovvero che l’assetto pianificatorio preveda l’insediamento di stabili e attività che siano funzionali e coerenti con i centri di competenza del polo”. In un’intervista pubblicata dalla ‘Regione’ lo scorso 12 febbraio, lo stesso Mozzini, parlando in qualità di vicedirettore del Centro professionale tecnico (Cpc) di Bellinzona in seno al quale operano Scuola d’arti e mestieri (Sam), Spai (apprendisti) e Scuola specializzata superiore di tecnica, aveva espresso il desiderio di trasferire la Sam (attualmente in viale Franscini) nel nuovo Quartiere Officine. “Quali attività di formazione e ricerca – torna oggi alla carica il consigliere comunale – sono attualmente prese in considerazione per affiancare in loco il parco dell’innovazione/polo tecnologico a favorirne lo sviluppo?”.
Considerata “la portata epocale delle riflessioni e decisioni strategiche così come delle loro conseguenze sul futuro della capitale – scrive ancora Mozzini nell’interrogazione – è importante che il Consiglio comunale conosca idee e posizioni che il Municipio, per il tramite dei suoi delegati, propone e difende in seno agli organi di coordinamento” della Convenzione stipulata tra Cantone e Città con l’obiettivo di allestire un assetto pianificatorio del comparto che permetta l’insediamento dello Switzerland Innovation Park Ticino, del Tecnopolo Ticino e di altri contenuti di interesse pubblico. Riferendosi alla fase di pianificazione finalizzata a definire la ripartizione della superficie utile lorda per l’elaborazione della variante di Piano regolatore, Mozzini chiede dunque quali proposte di contenuti sostengano i delegati del Municipio.
A supporto della proposta di fondo di focalizzarsi in primo luogo sui contenuti legati all’innovazione e alla formazione, Mozzini cita anche il futuro semi-svincolo autostradale che trasformerà il comparto Tatti nella nuova ‘porta viaria’ di Bellinzona. Proprio in questa zona, fa notare il consigliere comunale, “sono stati edificati i più recenti e grandi uffici dell’amministrazione cantonale. Si tratta di un intelligente riposizionamento del baricentro dell’amministrazione”.
L’idea di Mozzini di trasferire la sede della Sam risulta un’alternativa alla mozione interpartitica, presentata in Consiglio comunale nel novembre del 2020, che suggerisce di spostare nel Quartiere Officine il Liceo o la Scuola cantonale di commercio. La proposta del vicedirettore del Cpc aveva attirato anche l’interesse del Gran Consiglio. È infatti ancora pendente anche la mozione interpartitica (primo firmatario Fabio Käppeli) sottoscritta lo scorso febbraio da una ventina di deputati che chiede al Consiglio di Stato di programmare il raggruppamento di attività formative a carattere tecnologico attorno allo Swiss Innovation Park e al Tecnopolo Ticino, pianificando nel nuovo Quartiere Officine il trasferimento di tutto il Centro professionale tecnico di Bellinzona e l’espansione del Dipartimento tecnologie innovative della Supsi.