L'Mps chiederà all'Ufficio presidenziale del Cc di far votare il plenum. In vista anche una segnalazione alla Sezione enti locali
La procedura di nomina dei Consigli direttivi degli enti autonomi di Bellinzona tiene banco sulla scena politica cittadina di questo inizio legislatura. Oggi il Movimento per il socialismo (Mps) ha depositato una richiesta all’Ufficio presidenziale del Consiglio comunale affinché durante la prossima seduta del 28 giugno sia messa all’ordine del giorno la propria proposta di annullare le nomine dei Consigli direttivi di Amb, Teatro, Musei e Carasc decise dal plenum durante la seduta d’insediamento di martedì scorso 18 maggio. Per l’ente Sport, ricordiamo, l’Esecutivo aveva per contro già accordato la sospensione vista la critica di aver proposto ben tre municipali per cinque posti. Quanto all’Mps, probabilmente contesterà (valutazioni sono in corso) le rispettive nomine anche di fronte alla Sezione cantonale degli enti Locali (Sel) preposta al controllo sul buon funzionamento di Comuni ed enti affini.
Tutto ciò dopo che il gruppo Verdi/Fa/Mps/Pop si era apertamente schierato, una settimana fa, contro l’iter finora sempre seguito – e peraltro previsto dagli Statuti di ogni singolo ente autonomo – in base al quale il Legislativo designa nei Direttivi le persone indicate dal Municipio. La critica mossa dall’opposizione è che designando uno o più municipali ai vertici degli enti autonomi, non si fa altro che lottizzazione politica. Inoltre sabato 22 maggio sulla ‘Regione’ – riferito a una situazione analoga emersa nel Comune di Centovalli – il capo della Sel, Marzio Della Santa, propone alcune riflessioni personali. A suo dire è lo Statuto a dover fornire una risposta: se esso non esclude la designazione di municipali, si pone il principio dell'opportunità. Oggi sul ‘Corriere del Ticino’ ha poi dichiarato di ritenere inopportuno designare municipali, ma anche consiglieri comunali, ai vertici degli enti autonomi, pena il rischio di vedere minato il necessario controllo fra i due livelli tenendo i municipali in questione un piede in due scarpe. Della Santa riconosce che attualmente gli Statuti non escludono la nomina di municipali e consiglieri comunali nei Direttivi; e nemmeno lo chiedono le cinque mozioni presentate settimana scorsa dallo stesso gruppo Verdi/Fa/Mps/Pop, secondo le quali “i membri del Consiglio comunale avranno diritto di proporre i candidati” e “parimenti ogni persona maggiorenne domiciliata nella Città avrà diritto di inoltrare la propria candidatura”; tutte le candidature, proseguono le mozioni, “dovranno essere accompagnate da un curriculum vitae e inviate ai membri del Cc almeno sette giorni prima della seduta in cui avverrà la nomina”.
Spazio insomma alle competenze personali e professionali, cosa auspicata anche da Della Santa, secondo cui, come detto, inopportuna sarebbe anche la designazione di membri del Cc stesso, organo legislativo preposto anche alla sorveglianza sull’agire del Municipio e in definitiva degli enti autonomi. A sua volta il gruppo Verdi/Fa/Mps/Pop dovrebbe quindi, quale logica conseguenza, evitare di proporre propri consiglieri comunali, visto quanto fatto il 18 maggio (ma senza ottenerne la designazione) con la consigliera comunale verde Giulia Petralli indicata per il Direttivo dell’Ente autonomo Azienda multiservizi.