Luganese

Stand di Bidogno, respinto il ricorso di Capriasca

Il Tribunale amministrativo federale conferma l'assegnazione dei poligoni di tiro ai Comuni pubblicata dal Consiglio di Stato nel 2017

Il poligono di tiro di Bidogno con le modine (Ti-Press/Archivio)
3 maggio 2021
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Respinto il ricorso del Comune di Capriasca che ha contestato la regolamentazione stabilita dal Consiglio di Stato per, tra l'altro, "l’ambiguità e la mancanza di chiarezza della tabella relativa all’assegnazione dei poligoni di tiro di Lugano-Trevano, Cimadera e Bidogno". Così, ha deciso il Tribunale amministrativo federale (Taf) in una recente sentenza nella quale non sono state accolte le censure sollevate dall'ente locale. Ora, nelle prossime sedute, il nuovo Municipio ne discuterà e valuterà eventualmente se fare appello, con un altro ricorso al Tribunale federale, o intavolare una discussione con le autorità cantonali per dirimere la vertenza. La vertenza riguarda la regolamentazione inerente il "Tiro militare fuori servizio: comprensori di tiro, attribuzioni delle Società di tiro a un poligono – Commissioni cantonali di tiro" pubblicata dal Dipartimento delle istituzioni (Sezione del militare e della protezione della popolazione), sul Foglio ufficiale del 14 luglio 2017. 

'Un poligono insicuro'

Il Comune ha censurato l'assenza di una base legale formale che invece i giudici del Taf hanno individuato. Però, l'ente locale contesta anche quello che potrebbe apparire un'evidenza a chi conosce la struttura, ossia che il poligono di tiro di Bidogno possa essere inserito nell’elenco per lo svolgimento del tiro obbligatorio, in quanto inutilizzabile (divieto d’uso decretato dal Municipio), carente dal punto di vista delle attrezzature e dal profilo della sicurezza, visto che le linee di tiro e i bersagli sono a poche decine di metri al di sotto della strada cantonale che conduce alla frazione di Carusio, nei pressi di due rustici e vicino un sentiero. E a sostegno dell’inadeguatezza dello stand di tiro, il Comune di Capriasca postula l’esperimento di un sopralluogo e di una perizia. Tuttavia, i giudici riprendono le constatazioni del Consiglio di Stato, secondo cui lo stand di tiro risulterebbe "(…) perfettamente utilizzabile, al momento attuale, per due tiri obbligatori e uno di campagna e conforme alle normative federali in materia di tiro fuori del servizio come peraltro attestato dalle autorità militari preposte alla sorveglianza". Pertanto, i giudici non hanno accolto la richiesta di esperire un sopralluogo né quella di allestire una perizia tecnica che stabilisca una volta per tutte se il poligono di tiro di Bidogno sia idoneo. Una richiesta bocciata perché esula dall'oggetto del contenzioso.

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