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Voce critica da Paudo: ‘Ci sentiamo abbandonati dalla città’

Una trentina di residenti del piccolo paese della Valle Morobbia ha scritto al Municipio di Bellinzona elencando i servizi e le prestazioni ritenuti carenti

8 aprile 2021
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Più che arrabbiato, il primo firmatario Brenno Grisetti si dice deluso. Parla a nome della trentina di abitanti e possessori di case di vacanze nel nucleo di Paudo e dei suoi monti, la cui voce critica si è fatta strada attraverso la Valle Morobbia arrivando in Piazza Nosetto a Bellinzona. A inizio febbraio, nella bucalettere di Palazzo civico il Municipio ha trovato una lettera raccomandata di sei pagine in cui sono state elencate problematiche e criticità riscontrate nel corso degli ultimi anni. Da questioni note e sollevate anche in altri quartieri, come ad esempio lo scarso numero di parcheggi, a situazioni più puntuali come la mancanza della fibra ottica, il servizio di calla neve e la manutenzione delle strade. Servizi e prestazioni per i quali i cittadini e i villeggianti auspicavano un miglioramento con l’adesione dell’ex Comune di Pianezzo alla nuova Bellinzona. Ciò che amareggia Grisetti e cofirmatari è la presa di coscienza del Municipio (che ha risposto con una lettera), giudicata sterile e poco cortese di fronte a chi aveva espresso l’auspicio di poter avere un incontro con i municipali. Tra le fila dei firmatari ecco dunque che aumenta il sentore di sentirsi poco considerati da una città guidata da un Esecutivo che ha invece sempre affermato di voler garantire ascolto, prossimità e operatività anche alle realtà più piccole. Sul tema è stata presentata anche un’interrogazione da parte del consigliere comunale Manuel Donati (Lega).

'Servizio invernale carente e privo di miglioramenti dopo l'aggregazione'

La missiva parte dal servizio invernale di calla neve (appaltato dalla città una ditta privata così come prima dell’aggregazione), ritenuto carente e privo di miglioramenti a seguito della fusione. Oltre allo scarso coordinamento tra lo sgombero della neve e lo spargimento di sale, i firmatari valutano molto deficitaria la pulizia delle strade secondarie, dei parcheggi, dei passaggi pedonali, dei punti di deposito di rifiuti e della fermata del bus. Al Municipio si chiede di mettere a disposizione qualche operaio in più, in particolare quando le partecipazioni nevose riguardano maggiormente le località in altura. Un passo che l’Esecutivo valuterà, pur affermando di ritenere migliore la situazione attuale rispetto a prima della concretizzazione della fusione, e che i riscontri sull’operato dell’appaltatore sono sempre stati positivi. 

Gli scriventi segnalano lacune anche durante il periodo estivo, con particolare riferimento alla scarsa conservazione dei vicoli pedonali del nucleo a suo tempo realizzati con pavimentazione pregiata in porfido e agli interventi alla fontana del paese, unica fonte di acqua potabile per turisti e sportivi non essendo presenti esercizi pubblici. Ai servizi della città si lamenta di non effettuare i trattamenti contro la zanzara tigre, svolti dai residenti stessi, i quali sostengono di avere reso attenti il Comune in più occasioni. Premettendo che la fontana si trova fuori dal perimetro d’intervento relativo alla lotto contro la zanzara tigre, il Municipio risponde che procederà a verificare l’eventuale presenza di larve durante la prossima stagione.

Il noto problema dei parcheggi

Per quanto riguarda i posteggi, nonostante la realizzazione negli scorsi anni di un parcheggio a nord del nucleo di Paudo, i firmatari segnalano la cronica assenza di stalli durante il fine settimana e nel periodo primaverile-estivo-autunnale, anche complice la mancata sorveglianza dei rimorchi che per lunghi periodi rimangono fermi su posteggi pubblici. Il Municipio annuncia la possibilità di realizzare un nuovo posteggio a lato della strada principale a valle del nucleo, ma l’intervento non è al momento inserito nel piano delle opere e potrà semmai essere considerato in futuro. Anche per quanto riguarda lo stato precario in cui versa la strada Paudo-Monti di Ravecchia (asfalto malridotto, buche e assenza di ripari laterali in punti pericolosi), non c’è indicazione nel Programma d’azione comunale recentemente approvato dal Consiglio comunale, pur se l’Esecutivo comunica l’avvio di uno studio finalizzato ad accertare le condizioni della strada (che da consortile dovrebbe diventare comunale) e valutare così possibili accorgimenti.

Fibra ottica non prima del 2022/2023

Elemento che da tempo fa storcere il naso un po’ in tutta la Valle Morobbia è la mancanza della fibra ottica. I residenti, che si sentono discriminati rispetto agli altri quartieri della città, chiedono all’Azienda multiservizi Bellinzona (Amb) di posarla il prima possibile, ma dalla risposta del Municipio si evince che bisognerà attendere ancora un po’. Prossimamente dovranno infatti essere realizzate nuove predisposizioni in concomitanza con alcuni interventi sulla rete elettrica. Indicativamente si prevede dunque la posa della fibra ottica a partire dal 2022/2023. Tuttavia, informa l’Esecutivo, non tutte le abitazioni di Paudo potranno essere da subito collegate in quanto la realizzazione del collegamento è vincolata alla disponibilità di adeguate sottostrutture e infrastrutture che potrebbero divergere di caso in caso. 

Per quanto riguarda l’auspicato incremento dell’apporto di acqua potabile – altra questione di lunga data sulla quale tornano i firmatari della missiva – il Municipio stronca la messa in conformità dell’acquedotto forestale e della sorgente Zotta, dal momento che gli approfondimenti effettuati da Amb hanno evidenziato che gli investimenti necessari non risultano proporzionali e quindi sostenibili rispetto al quantitativo di acqua utilizzabile. Il serbatoio Medè (situato sopra Pianezzo) potrà invece essere messo in esercizio durante la seconda metà di quest’anno, una volta conclusi i lavori per la realizzazione del nuovo acquedotto della Valle Morobbia attualmente in fase di ultimazione. La posa dei contatori – iniziata l’anno scorso ma interrotta a causa del coronavirus – riprenderà il prima possibile in modo da completare l’operazione su tutto il territorio del quartiere di Pianezzo.

Non appena saranno terminati i lavori lungo le linee di priorità più elevata, sarà possibile valutare − come sollecitato dagli scriventi – la realizzazione di una pensilina alla fermata del bus di Paudo. Il Municipio provvederà inoltre a segnalare all’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) il malcontento per la scarsa promozione turistica della zona: i firmatari evidenziano la scarsa conservazione e pulizia dei sentieri, una segnaletica in stato di degrado e una manutenzione quasi inesistente dell’unico parco pubblico per famiglie ubicato ai monti di Paudo.