Il presidente dei liberali radicali spiega le scelte dei quattro vicepresidenti e afferma: ‘Vogliamo essere un raccordo con la società’
«Non volevo una squadra d'apparato, ma una squadra di persone che se uno passeggia può riconoscere immediatamente e con cui può interagire». È soddisfatto il presidente del Plr Alessandro Speziali nel presentare l'Ufficio presidenziale (Up) che lo accompagnerà nella guida dei liberali radicali (il già direttore del liceo di Bellinzona Omar Gianora, il rivale al congresso Emilio Martinenghi, la responsabile del Plr nel Mendrisiotto Sonia Meier e il presidente della Società dei commercianti di Lugano e consigliere comunale Rupen Nacaroglu). Lo aveva detto più volte durante la campagna per il congresso che il suo (Up) avrebbe rappresentato una visione d'insieme della società e delle professioni. Così è stato? «Se combiniamo tutte queste persone abbiamo veramente un bello spettro di competenze e sensibilità - risponde Speziali interpellato dalla ‘Regione’ -. Siamo molto vicini a tante realtà del nostro territorio, grazie a persone molto radicate per via del loro lavoro, delle loro passioni e dei loro interessi».
Insomma non sarà una ‘squadra del presidente’ ma una ‘squadra con il presidente’, par di capire. Soprattutto leggendo il nome di Martinenghi, che ad esempio sul tema delle finanze pubbliche e dell'indebitamento in tempi di crisi aveva una visione diversa da quella di Speziali: «Volevo evitare con tutto me stesso di formare un Ufficio presidenziale che fosse un semplice organo di ratifica, perché questo potrà semplificare la vita per i primi 30 giorni ma poi porta il rischio di vivere in una bolla isolata all'interno del partito, perdendo contatto con il mondo reale e il fondamentale concetto di dibattito». Mondo reale ben rappresentato dai suoi quattro vice, quindi? «Il nostro obiettivo - riprende il presidente del Plr - è che un rappresentante del partito sia la stessa persona che incontri per strada, con cui hai a che fare per lavoro, che fa parte della tua associazione o che ha insegnato nella classe di tuo figlio. Tutta gente che si occupa di vita quotidiana, che conosce i problemi delle persone soprattutto in questo mondo che cambia e in questo momento di crisi».
Gianora, Martinenghi, Meier e Nacaroglu, afferma ancora Speziali, «non hanno una funzione precisa di apparato del partito, ma rappresentano una finestra su tutte le loro aree di competenza. Questo ci servirà tantissimo per essere più agili nella nostra azione politica: avere nell'Up una persona facilmente raggiungibile e riconoscibile sarà importantissimo per capire i problemi delle persone e offrire la nostra soluzione. Questa squadra, poco incline al politichese, rappresenta il mondo reale».
Ora che l'Ufficio presidenziale si è formato, quali saranno i suoi primi passi? «Bisogna continuare a tenere come stella polare la questione delle priorità nell'azione politica a livello di temi. Se riusciamo a continuare a mettere a fuoco i temi più rilevanti, la priorità delle proposte, i profili delle persone anche in vista delle Comunali tutto diventa più semplice. Anche a livello di partecipazione, risultati elettorali, entusiasmo, consensi».