Lo rivela la Polizia federale, aggiungendo che, nel 2017, aveva tentato di raggiungere l'uomo in Siria. Era però stata arrestata sul confine turco
La 28enne che ieri ha aggredito due persone alla Manor di Lugano, nel 2017 si era innamorata di un combattente jihadista che allora si trovava in Siria e che aveva conosciuto tramite i social network. Lo rivela la Polizia federale in un aggiornamento postato su Twitter. La ragazza aveva pure tentato di raggiungere l'uomo ma era stata arrestata dalle autorità turche al confine tra Turchia e Siria. Era poi stata rimpatriata in Svizzera.
"All'epoca – si legge ancora nel post della Fedpol – la donna soffriva di problemi psichici" e "al suo rientro era stata collocata in un istituto psichiatrico". Da allora la 26enne non era più comparsa nei dossier federali sul terrorismo.
Secondo quanto scrive il TagesAnzeiger, citando la portavoce della Fedpol Cathy Maret, la procura federale non aveva aperto un procedimento contro la ragazza perché "i dati erano insufficienti".
Update: Aggressione all’arma bianca in #Ticino 👇 pic.twitter.com/JC7NSWOiF0
— fedpol (@fedpolCH) November 25, 2020
L'Udc intanto ha già chiesto di indire una sessione straordinaria del Consiglio nazionale incentrata sul terrorismo islamico a margine della sessione invernale di dicembre. Fra i temi che si vorrebbero affrontare, ha fatto sapere il capo del gruppo parlamentare democentrista Thomas Aeschi, vi è la revoca del passaporto ai cittadini con doppia nazionalità sospettati di jihadismo e il divieto per gli svizzeri radicalizzati di tornare in Patria.
La richiesta dovrà essere ora discussa e, eventualmente, approvata dall'Ufficio del Nazionale. In genere le sessioni straordinarie sono programmate il mercoledì dell’ultima settimana di sessione ordinaria, che a dicembre cadrebbe il 16, dove però è già prevista un'altra sessione straordinaria sul tema dell’accordo quadro con l’Unione europea. Anche questa chiesta dall’Udc.