L'azienda americana, che collabora con la basilese Lonza, prevede che il farmaco sarà disponibile entro i primi sei mesi dell'anno
Il potenziale vaccino di Moderna (che avrebbe un'efficacia del 94,5%) potrebbe essere introdotto in Svizzera nel primo semestre dell'anno prossimo: lo ha affermato un alto responsabile della società americana che collabora, sul preparato, con l'azienda chimica basilese Lonza.
"Dal punto di vista della produzione, saremo pronti alla consegna nella prima metà del 2021", ha indicato oggi all'agenzia Awp Dan Staner, direttore di Moderna per la regione Europa, Medio Oriente e Africa.
Il gruppo in precedenza aveva annunciato oggi che in un test condotto su 30'000 partecipanti negli Usa il vaccino ha mostrato una efficacia del 94,5%, notizia che fra l'altro non ha mancato di ravvivare gli indici azionari. Come noto anche Swissmedic - l'agenzia elvetica di controllo dei medicamenti - sta valutando il preparato di Moderna e lo stesso sta facendo il corrispettivo europeo, l'Ema.
"La Svizzera è un mercato strategico per noi", ha spiegato Staner. "Vi è un gran numero di investitori elvetici che sono con noi dall'inizio dell'avventura, una decina di anni fa". Anche la collaborazione con Swissmedic sta avvenendo molto bene, ha aggiunto.
Nel caso che il vaccino dovesse essere adottato partirebbe la produzione. Per il principio attivo è competente fra l'altro Lonza, che in Vallese, a Visp, sta preparando - su mandato di Moderna - una linea di fabbricazione. La produzione potrebbe partire nel febbraio 2021.
La Confederazione, per decisione del Consiglio federale, si è assicurata 4,5 milioni di dosi del futuro vaccino di Moderna. Il contratto in tal senso - di cui non sono stati rivelati i dettagli finanziari - era stato annunciato in agosto.