Chiuse discoteche e sale da ballo, bar e ristoranti aperti fino alle 23. Limite di 15 persone per attività sportive e culturali, di 50 per le manifestazioni
Coprifuoco dalle 23 alle 6 per bar e ristoranti, stop a discoteche e sale da ballo, divieto di manifestazioni con più di 50 persone e di attività sportive e culturali con più di 15 persone, estensione dell'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, insegnamento a distanza nelle università, test rapidi e nuovi valori soglia per la quarantena per chi viaggia. Queste le principali decisioni prese dal Consiglio Federale nella seduta odierna per limitare la diffusione del Covid-19 in vigore da domani.
Le discoteche e le sale da ballo vengono chiuse. I bar e ristoranti dovranno osservare la chiusura dalle 23 alle 6. Limite di 4 persone a un tavolo, fatta eccezione per le famiglie con bambini.
L'obbligo della mascherina, attualmente previsto per tutti gli spazi al chiuso, vien esteso alle aree esterne di strutture, quali i negozi, i locali per manifestazioni, i ristoranti, i bar e i mercati settimanali o natalizi, nonchè alle aree pedonali molto frequentate e in generale nello spazio pubblico, se non può essere mantenuta la distanza necessaria. L’obbligo è introdotto anche nelle scuole a partire dal livello secondario II. La mascherina va inoltre portata sul posto di lavoro, a meno che non possa essere rispettata la distanza necessaria (p. es. negli uffici individuali). I datori di lavoro devono nel limite del possibile permettere il telelavoro e provvedere alla protezione dei dipendenti sul luogo di lavoro. Sono esentati dall’uso della mascherina i bambini fino al compimento dei 12 anni, le persone dispensate per motivi medici e gli ospiti di ristoranti e bar quando sono seduti al tavolo.
Sono vietate le manifestazioni con più di 50 persone, comprese quelle sportive e culturali, escluse le assemblee parlamentari e comunali. Considerato l'alto numero di contagi in ambito familiare, viene posto un limite di 10 persone fra amici e famigliari per gli eventi in luoghi privati. Le attività sportive e culturali nel tempo libero in luoghi chiusi con un massimo di 15 persone sono consentite se può essere mantenuta la necessaria distanza e indossata la mascherina. È possibile rinunciare all’uso della mascherina soltanto se è a disposizione uno spazio molto grande, per esempio una palestra di tennis o una grande sala. All’esterno deve essere rispettata unicamente la regola del distanziamento. Sono vietati gli sport con contatto fisico. Le regole non si applicano ai ragazzi che non hanno ancora compiuto i 16 anni. Nel settore sportivo e culturale professionale sono ammessi rispettivamente gli allenamenti e le competizioni e le prove e le esibizioni. Le attività di cori amatoriali sono vietate perché nel canto vengono emesse molte goccioline. Sono per contro ammesse le prove dei cori professionali.
Da lunedì 2 novembre, le scuole universitarie devono passare all’insegnamento a distanza. Nelle scuole dell’obbligo e del livello secondario II (licei e formazione professionale) le attività in presenza restano ammesse.
Dal 2 novembre, per diagnosticare un’infezione di COVID-19 potranno essere effettuati, oltre agli attuali test PCR, anche testi antigenici rapidi. In questo modo è possibile testare un maggior numero di persone e, quindi, identificare e isolare rapidamente più casi positivi. Rispetto ai test PCR, i test rapidi sono meno sensibili e sono indicati soprattutto se una persona è contagiosa. Per questo motivo, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ne prevede l’impiego soltanto per le persone che, secondo i criteri da esso emanati, sono considerate sintomatiche e non appartengono a un gruppo particolarmente a rischio. La comparsa dei sintomi non deve inoltre risalire a più di quattro giorni. Questi test possono essere effettuati anche su persone asintomatiche che hanno ricevuto una segnalazione dall’app SwissCovid. In caso di positività, il risultato dovrebbe tuttavia essere confermato da un test PCR. Tutte le persone risultate positive al test rapido dovrebbero mettersi immediatamente in isolamento. I test rapidi sono rimborsati dalla Confederazione, ma unicamente se sono stati effettuati in conformità alle raccomandazioni dell’UFSP.
Il Consiglio federale ha inoltre adeguato il valore soglia che definisce gli Stati e le regioni per i quali vige l’obbligo di quarantena e la deroga a questo obbligo per chi viaggia per motivi professionali. La modifica entra in vigore da domani. Dato che in Svizzera l’incidenza della COVID-19 è superiore alla media rispetto agli altri Paesi europei, il valore soglia viene innalzato. La modifica dell’ordinanza prevede che nell’elenco vengano inseriti soltanto gli Stati e le regioni la cui incidenza è superiore di 60 unità rispetto a quella della Svizzera. Ad esempio, se in Svizzera l'incidenza ogni 100'000 persone è di 100 contagi, sono considerati a rischio gli Stati e le regioni in cui si ha un valore di almeno 160 negli ultimi 14 giorni. Vengono inoltre adeguate le disposizioni derogatorie per chi viaggia per motivi professionali o medici. La regola che questi viaggi possono durare al massimo cinque giorni è abrogata.