Svizzera

Covid, Berset: 'Cifre in crescita, legati a eventi privati'

Il consigliere federale, in visita a Zugo: 'Abbiamo ancora il controllo della situazione, aiutateci a non perderlo'. Tornare al lockdown? 'Non è un'opzione'

Alain Berset in visita al centro di contact tracing del canton Zugo (Keystone)
6 ottobre 2020
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«In Svizzera le cifre salgono, ma andando a vedere il dettaglio, sono attualmente legate, per la maggior parte, a dei cluster», a dirlo è il consigliere federale Alain Berset in visita al canton Zugo. Oggi il numero di nuovi test positivi annunciati a Berna hanno toccato quota 700: non se ne vedevano così tanti da inizio aprile.

Il ministero della ha fatto notare come la situazione «non sia facile» rosea e la tendenza alla crescita delle nuove infezioni è chiara: «Ci sono molte infezioni nell'ambiente privato» ha fatto notare, aggiungendo che ciò è dovuto anche a una diminuzione dell'attenzione durante i momenti conviviali. «Attualmente la situazione è sotto controllo dal momento che i cantoni hanno messo in campo uno sforzo importante per il contact racing. Evidentemente non dobbiamo arrivare al punto di perdere nuovamente il controllo della situazione. Abbiamo visto cosa sta succedendo in altri pesi: in Francia, per esempio, stanno per chiudere di nuovo Parigi». Aiutare a non peggiorare la situazione ed evitare una nuova escalation «non è poi così difficile: igiene delle mani e distanze fanno già molto. Rivivere quello che abbiamo già vissuto non è un'opzione».

Certo è che oggi la pandemia è percepita in modo diverso dal mese di marzo: «È normale non avere presente troppo al pericolo (durante eventi in famiglia o tra amici, ndr.): è successo anche a me e ho dovuto fare mente locale per impormi di fare attenzione. Oggi abbiamo migliaia di persone in quarantena, ma è vero che non sono centinaia di migliaia come durante il lockdown».

 

 

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