La decisione del Canton Ticino rimane in vigore fino al 30 novembre, quando sono previste forniture straordinarie da parte della Confederazione
Il vaccino contro l'influenza stagionale, fino al 30 novembre, potrà essere prescritto e somministrato solo alle persone appartenenti ai gruppi a rischio o al personale sanitario in contatto con persone a rischio. Lo ha stabilito il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss), d'accordo con il medico cantonale e il farmacista cantonale, per "massimizzare i benefici per la salute pubblica di questa importante misura di prevenzione".
Di conseguenza "le persone in buona salute che desiderano vaccinarsi potranno farlo a partire da fine novembre, approfittando delle forniture straordinarie che sono state predisposte dalla Confederazione", si aggiunge nel comunicato, in cui si ricorda come "quest’anno la vaccinazione contro l’influenza stagionale è una misura particolarmente importante perché, riducendo la trasmissione del virus influenzale e l’impatto dell’infezione sulla popolazione, permetterà di sgravare il sistema sanitario, già molto sollecitato dall’emergenza dovuta al Coronavirus. È dunque essenziale che l’accesso al vaccino sia garantito prioritariamente alle persone che ne possono beneficiare maggiormente".
Nella sua nota, il Dss fa sapere che, "nelle prossime settimane inizierà la distribuzione del vaccino antiinfluenzale a ospedali, case anziani, studi medici e farmacie. Nella prima fase saranno disponibili a livello svizzero complessivamente 1,25 milioni di dosi, ovvero grossomodo il quantitativo impiegato negli scorsi anni". Una fornitura che sarà "inizialmente riservata alle persone appartenenti ai gruppi a rischio, segnatamente alle persone di 65 anni e più, agli ospiti di case di cura e pazienti degenti in istituti per malati cronici, alle donne incinte, ai nati prematuri e alle persone affette da malattie croniche. Inoltre si potranno vaccinare il personale sanitario e le persone professionalmente in contatto con persone a rischio". La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi a medici e farmacie.
La vaccinazione delle persone in buona salute, come detto, saranno possibili solo a fine novembre, quando "sono attese delle forniture eccezionali di dosi supplementari, negoziate dalla Confederazione". Considerando "che il picco dell’epidemia d’influenza solitamente viene raggiunto in Ticino attorno a metà-fine gennaio, la vaccinazione nel corso del mese di dicembre garantisce una copertura adeguata".
Per ottimizzare il sistema "è inoltre stato predisposto un sistema per monitorare il fabbisogno e le rimanenze di dosi di vaccino negli studi medici, nelle farmacie e nelle strutture sanitarie cantonali".
"Le misure di igiene accresciuta e distanza fisica attualmente in vigore per limitare la diffusione del Coronavirus rappresentano un'ottima protezione anche contro l’influenza stagionale – ricorda il Dss –. I due virus infatti si diffondono allo stesso modo e si continua pertanto a fare appello alla responsabilità individuale affinché i comportamenti appresi durante questa pandemia continuino ad essere mantenuti, a tutela della salute della popolazione".