Oggi la pp Pamela Pedretti decide se scarcerare le due educatrici accusate di lesioni semplici che starebbero collaborando alle indagini
Starebbero collaborando alle indagini, ma se potranno lasciare il carcere lo deciderà oggi la procuratrice pubblica Pamela Pedretti, titolare dell'inchiesta penale. Scadono oggi i termini di detenzione preventiva nei confronti delle due educatrici dell'asilo nido di Taverne arrestate a inizio settembre - la responsabile della struttura, una cittadina portoghese di 41 anni e una 24enne cittadina svizzera - dietro le sbarre da un mese. Nei loro confronti il magistrato ipotizza i reati d coazione, lesioni semplici, vie di fatto e violazione del dovere di assistenza o educazione. Le due professioniste avrebbero riservato ai bambini dell'asilo nido privato - bimbi di età fino ai 4 anni - strattonamenti, modi bruschi e linguaggi inappropriati nei confronti dei minori.
Tre i principali elementi per la scarcerazione che la pp Pedretti dovrà valutare nei confronti delle due educatrici, domiciliate nel Luganese - anche la cittadina portoghese, ancorché straniera, vive da sempre in Ticino: devono essere scongiurati il pericolo di fuga, il possibile inquinamento delle prove e la recidiva o reiterazione del reato. Se il magistrato riterrà dati questi presupposti potrebbe porre in stato di libertà provvisoria le due detenute. In caso contrario, la pp disporrà il prolungamento della carcerazione preventiva. Da parte degli avvocati di difesa non sono intanto giunte richieste di scarcerazione.
Numerosi gli interrogatori disposti finora dagli inquirenti alle due donne, che starebbero contribuendo alle indagini. Sentiti anche diversi testimoni, le cui deposizioni andranno a completare il quadro di una vicenda su cui la Magistratura intende fare piena luce per accertare cosa sia avvenuto all'interno dell'asilo nido di Taverne. Anche le immagini collocate dagli inquirenti nella struttura dopo le prime segnalazioni forniranno elementi indispensabili alle indagini.