Mendrisiotto

Focolaio al Montezuma, ora indaga anche la Magistratura

Il medico cantonale ha inoltrato un esposto dopo aver dovuto raggiungere oltre 120 persone per il 'contact tracing; 7 i contagi riconducibili alla discoteca

L'entrata del discopub (Ti-Press)
7 settembre 2020
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Più dei cento avventori consentiti dalla legge. Dopo gli approfondimenti avviati da parte della polizia sul presunto mancato rispetto delle norme anti-covid-19 da parte del disco-pub Montezuma di Novazzano, di cui avevamo riferito sabato, ora è l'Ufficio del medico cantonale a volere chiarezza. Lo fa con un esposto alla Magistratura dopo aver constatato che le persone che sono state rintracciate nell'ambito del 'contact tracing' sono oltre 120. Quindi ben più di quante dovevano poter accedere al locale quella sera. Lo riferisce la Rsi.

Nel ritrovo momò, venerdì 28 agosto scorso, si era recata una persona poi risultata affetta da Covid-19, facendo così scattare la ricerca e la messa in quarantena di tutti quelli che si trovavano nel locale quella sera. Ricerca basata sulla lista stilata dall'esercente, che aveva però portato a risultati strani: avventori che si erano recati al Montezuma non erano stati contattati come invece era capitato ad altri compagni di serata. Ora, come detto, sulla questione dovrà far luce la magistratura. Il titolare del locale notturno, Matteo Mogliazzi, dal canto suo conferma la correttezza dei dati e contesta che vi possano essere state più di 100 entrate.

Intanto, sempre secondo la Rsi, dei 5 nuovi positivi al Covid-19 registrati durante il fine settimana, quattro sono proprio riconducibili al Montezuma. In totale sarebbero quindi 7 le persone che hanno contratto il virus nel locale del Mendrisiotto. Secondo quanto dichiarato ai microfoni della radiotelevisione pubblica dalla coordinatrice del 'contact tracing' Marina Lang, il focolaio è da considerarsi circoscritto.

 

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