Fatture false per non pagare l'Iva italiana: indagati in Puglia i vertici di tre società, di cui una grigionese fondata in Ticino e nel frattempo liquidata
Un frode fiscale nel settore dell’energia elettrica di oltre 15 milioni di euro, nella quale risulta coinvolta anche la società anonima Entraco International in liquidazione con ultimo recapito valido a Roveredo in Mesolcina e in precedenza a Chiasso e Rancate, dove risulta essere stata fondata nel 2008. Il dato emerge da un'inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari. Gli investigatori hanno eseguito sequestro di beni pari a 15 milioni di euro, pari al presunto profitto illecito a carico di quattro cittadini italiani. Con una triangolazione di movimenti tra due società italiane e quella grigionese gli artefici della frode avrebbero sistematicamente evaso l'Imposta sul valore aggiunto (Iva) italiana. L'inchiesta è partita a seguito di un’ispezione tributaria, conclusasi nel 2019, nei confronti della società Velga Srl già con sede a Modugno in provincia di Bari e recentemente trasferita a Roma.
Dalle indagini è emerso che la società grigionese avrebbe ceduto l’energia elettrica solo formalmente alla Cei Srl di Bari (Consorzio energetico italiano), che operando quale società fittizia avrebbe evaso sistematicamente le imposte; società costituita quindi al solo scopo di emettere fatture false e su cui è stato fatto ricadere il debito d'imposta verso l’Erario italiano, mai onorato. Questo mentre in realtà a commercializzare concretamente l'energia elettrica all'ingrosso e al dettaglio sarebbe stata la Velga Srl. Tutto ciò avrebbe innescato un complesso meccanismo finalizzato a eludere il versamento dell’Iva allo Stato italiano anche grazie all'emissione di 89 fatture false per operazioni inesistenti fra Cei e Velga pari a un valore di 74 milioni di euro. Tra i beni sequestrati, oltre a somme di denaro, ci sono anche fabbricati e terreni a Roma e Bari. Le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Bari sono al momento cinque, ma i sequestri sono stati eseguiti solo a carico di quattro. Tra loro c'è anche Marcello Vernola, 59 anni, ex presidente della Provincia di Bari e attualmente militante della Lega.
Dal canto suo la elvetica Entraco International potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere considerata una delle molte 'società bucalettere' che infestano Ticino e Moesano, create con lo scopo di partecipare a triangolazioni finanziarie ed eludere il fisco svizzero ed estero. Di questa società si sono nel frattempo perse le tracce. Stando al Registro di commercio del Canton Grigioni, è stata sciolta nel novembre 2016, nel momento in cui risultava essere basata presso una società fiduciaria di Roveredo dopo essersi trasferita da Chiasso, dov'era giunta dall'iniziale indirizzo di Rancate. Nel settembre 2018 risultava infine che la sua liquidazione veniva considerata terminata; tuttavia, specifica il Registro di commercio retico, “la cancellazione non può ancora essere effettuata mancando il consenso dell'autorità fiscale federale”. Lo scopo societario, sempre a Registro di commercio, era la “progettazione, esecuzione e manutenzione di installazioni elettriche e di distribuzione del gas. Acquisto, vendita e distribuzione di energia elettrica e di gas. Commercializzazione di strumenti e impianti per la distribuzione il controllo dell'energia e del gas, e impianti di misurazione e ottimizzazione del consumo energetico. La società potrà inoltre svolgere tutte quelle operazioni mobiliari e immobiliari, industriali, commerciali e finanziarie per il conseguimento dello scopo sociale. La società potrà detenere quote di altre società sia svizzere che estere. La società potrà costituire succursali e filiali in Svizzera ed all'estero”.
Suo liquidatore un cittadino italiano di Chiasso a sua volta titolare di una Sa chiassese da lui fondata nel 2015 a Rancate (nel periodo in cui era ancora domiciliato a Verdabbio, frazione di Grono, sempre in Mesolcina) e il cui scopo societario risulta essere simile a quello della Entraco International. Invece identico era per le due Sa l'indirizzo di Rancate, prima, e di Chiasso dopo il trasferimento di entrambe nel corso del 2015, anno in cui lo stesso liquidatore aveva proceduto alla liquidazione di un'altra Sa di Roveredo attiva nel settore dei servizi tecnologici. A Chiasso le strade si sono poi divise col trasferimento in Mesolcina della Entraco International.
Interpellata telefonicamente dalla 'Regione', la responsabile della società fiduciaria di Roveredo in cui aveva trovato sede la Entraco International spiega di non aver mai registrato alcuna attività né incontrato persone che se ne occupassero: «Ho visto, forse solo una volta, il liquidatore. A un certo punto abbiamo comunicato di non voler più avere a che fare con questa società inattiva e quindi annullato la domiciliazione, peraltro a nostre spese. Non so dire dove sia poi anadata né che fine abbia fatto la procedura di liquidazione all'Ufficio esecuzioni e fallimenti. E comunque le società domiciliate qui da noi sono oggi tutte attive». Da notare peraltro che la Entraco International figura nel portale di Arera, l'Autorità italiana di regolazione per energia, reti e ambiente, autorità amministrativa indipendente della Repubblica italiana “con la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell'acqua potabile, teleriscaldamento, teleraffrescamento e rifiuti urbani”. Portale di Arera che indica la Sa elvetica attiva “nell'acquisto e vendita all'ingrosso di elettricità”, con sede a Rancate e anno di costituzione il 2008. Da notare infine che a Milano è attiva la Entraco Gas & Power, pure attiva in vari settori energetici.