È il risultato dello screening eseguito su 11'828 militi entrati in servizio per la scuola reclute 2020
Sono 38 i militi svizzeri risultati positivi al test per il coronavirus all'entrata in servizio della scuola reclute 2020. Lo comunica l'esercito in una nota stampa. I test sono stati effettuati a tutti i 11'828 quadri e reclute nelle 48 ore seguenti il loro arrivo in grigioverde. Il tasso di positivi è dunque dello 0,3%. Tra queste, come comunicato ieri dal medico cantonale del Canton Ticino Giorgio Merlani, figurano anche tre ticinesi. Si tratta di asintomatici, dal momento che chi presentava sintomi al momento di entrare in servizio è rimasto a domicilio.
Altri 73 militari "che hanno avuto contatti stretti con persone contagiate sono stati messi in quarantena per dieci giorni e assistiti d'intesa con il medico di truppa. La quarantena viene svolta secondo le prescrizioni dell'Ufsp in un settore separato dal resto della truppa".
"Le persone risultate positive al test sono state trasferite dietro prescrizione medica nelle infrastrutture del servizio sanitario dell'esercito per un isolamento assistito della durata di dieci giorni – si legge nel comunicato -. Ciascun caso positivo nonché i contatti stretti vengono tracciati sia nell'esercito che in contesto civile nell'ambito della gestione dei contatti". In questo senso uno dei casi ticinesi ha generato oltre 400 contatti (e conseguenti quarantene) per via del sabato sera trascorso al Woodstock di Arbedo.
I dati forniti dall'esercito saranno importanti anche nel quadro dell'analisi dell'epidemia. Si tratta infatti, ricordano le forze armate, di "una base di rilevamento ampiamente completa di un'intera classe d'età" che permette "alle autorità civili di farsi così una panoramica unica nel suo genere e mostrano uno spaccato della situazione su scala nazionale presso le persone in età d'obbligo di prestare servizio".