La procura di Braunschweig evoca 'prove' che confermerebbero la morte della bambina scomparsa nel 2007 mentre era in vacanza con i genitori in Portogallo.
Londra - La morte di Maddie McCann, piccola inglese svanita nel nulla in Portogallo a neppure 4 anni nel 2007 mentre era in vacanza con i genitori a Praia de Luz (Algarve), non è una vaga ipotesi investigativa, bensì uno scenario tristemente concreto. Fondato su prove.
C'è voluta una dichiarazione esplicita della procura di Brunswick (Braunschweig), in Germania, l'autorità inquirente che nei giorni scorsi ha aperto dopo 13 anni le porte a una svolta sul caso puntando il dito contro un preciso sospetto, il pedofilo pluripregiudicato tedesco oggi 43enne Christian Brueckner, per sgomberare il campo dal circo morboso dei titoli a sensazione della stampa popolare: tabloid britannici in testa.
'Prove e fatti concreti' che sia stata uccisa
La pista è quella dell'omicidio, ha ribadito un portavoce, confermando quanto già detto dal procuratore capo Hans Christian Wolters fin dai primi momenti della rivelazione pubblica del probabile coinvolgimento di Brueckner, detenuto a Kiel per altri crimini a sfondo sessuale dopo essere stato arrestato a Milano nel 2018, non senza precisare che al riguardo "ci sono prove e fatti concreti". La puntualizzazione si è resa necessaria dopo che due giorni fa dal Mail e dal Mirror avevano riferito di una comunicazione di morte presunta fatta da Wolters ai genitori di Maddie. Salvo poi far negare ai McCann l'arrivo dalla Germania di una qualunque indicazione formale di modifica del riferimento di rito al fascicolo come a un caso "di persona scomparsa".
La verità è che una lettera è stata scritta ai genitori, ha spiegato oggi il procuratore, senza rivelarne i contenuti e lasciando intuire una comunicazione non ufficiale. Ma che comunque la certezza che Maddie sia morta, largamente diffusa da anni a dispetto di qualche ricorrente ricostruzione di fantasia, si fonda su "evidenze, non su semplici indicazioni". Seppur in mancanza per ora della macabra "prova forense definitiva del ritrovamento del cadavere". Una lacuna che può umanamente ispirare solo barlumi d'illusione in mamma e papà McCann, peraltro "realisti" da tempo sul destino della figlia, come dichiarato apertamente da un loro legale nelle ultime settimane.
Frizioni tra inquirenti tedeschi e polizia lusitana
Le indagini intanto proseguono, con gli investigatori tedeschi alla ricerca anche di un campione di saliva trovato nella stanza del resort in cui Maddie dormiva con i due fratellini quella sera di 13 anni fa in cui sparì mentre i genitori cenavano con amici in un locale vicino. Campione che, secondo quanto riporta SkyNews, Wolters vuol far riesaminare rispetto alla mancata traccia dei dna di Brueckner emersa dal risultato dei test svolti in Portogallo.
Ma che la polizia lusitana parrebbe restia a concedere - sempre a dar retta ai media britannici - piccata per il fatto che il procuratore di Brunswick l'abbia velatamente criticata in questi giorni, accusandola d'essersi intestardita nei propri sospetti sugli stessi genitori della piccola vittima, finiti nel tritacarne mediatico-giudiziario in una prima fase della vicenda soltanto per aver lasciato "incustoditi" i figli nella stanza. E rimasti apparentemente sotto tiro anche dopo esser stati scagionati formalmente nel 2008, in assenza del minimo indizio.