Mendrisiotto

Dopo Riva, il clorotalonil si palesa nella falda a Novazzano

La seconda campagna di analisi avviata dal Cantone sta tracciando una mappa della presenza del fungicida nell'acqua potabile. Potrebbero emergere altri casi

Pozzi sotto osservazione (Ti-Press)
17 giugno 2020
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Gli esperti rassicurano. È vero, nella falda che scorre attraverso il Mendrisiotto sotterraneo, ci sono tracce dei residui del clorotalonil, ma l'acqua è e resta potabile. Su questo punto, si fa capire, non si discute. Semmai sta al consumatore fare un uso parsimonioso delle risorse idriche, ma per evitare sprechi e possibili limitazioni più stringenti (con la canicola che incombe) nel prossimo futuro. Sta di fatto che la mappa dei pozzi in cui si è infiltrato il fungicida - o meglio i suoi prodotti di degradazione - nella regione si sta allargando. Dopo il 'caso' del Quartiere di Genestrerio e del suo Pozzo Gerbo, a Mendrisio, il settembre scorso - ovvero il primo in cui la 'sostanza madre' ha superato la soglia di guardia (di 0,1 microgrammi per litro) fissata dalle autorità federali -, negli ultimi giorni altri due Comuni si sono visti costretti a indirizzare un avviso alla popolazione. Prima Riva San Vitale, come anticipato da 'laRegione' di lunedì, che ha messo sotto osservazione le fonti in zona Lümaghera, oggi, mercoledì, Novazzano. Questa volta è toccato ai Pozzi del Topione e a una comunità già alle prese con le restrizioni dettate dai vicini di Chiasso e da un altro problema venuto a galla - quello dello Pfos al Pozzo Prà Tiro - fare i conti con le risultanze della campagna di analisi avviata quest'anno dal Laboratorio cantonale.

L'acqua è potabile, i pozzi sotto osservazione

Le verifiche degli specialisti cantonali non hanno lasciato adito a dubbi: come nel Borgo sul Ceresio anche a Novazzano l''intruso' è il secondo metabolita legato al clorotalonil, l'R471811, messo al bando da inizio anno. Nei Pozzi del Topione è stata riscontrata una concentrazione con valori compresi tra 0.130 e 0.240 microgrammi per litro. Numeri, fa notare in una nota l'Azienda acqua potabile comunale, al di sotto del limite massimo della somma di tutti i pesticidi e loro metaboliti rilevanti, fissata a 0,5 microgrammi per litro. Tutti dati che, nelle intenzioni dell'autorità locale, vogliono rassicurare i cittadini e che fanno il paio con un monitoraggio costante - il Comune aggiornerà le misurazioni sul portale www.novazzano.ch - e l'impegno a individuare, d'intesa con il Laboratrio cantonale, le misure utili ad abbattere la sostanza nella falda. Le 'possibili azioni correttive' sono in fase di valutazione; e se non sarà possibile diluire la presenza del metabolita sotto osservazione nel breve periodo, Novazzano avrà due anni per riportare i livelli sotto il limite di legge. Non si è perso tempo, invece, nel contattare i proprietari nelle vicinanze delle captazioni e richiamarli sull'uso di certi prodotti fitosanitari, impiegati in particolare in agricoltura.

Avviata una seconda campagna: indagherà tutte le falde in Ticino

In discussione nel caso del clorotalonil c'è, innanzitutto, la qualità dell'acqua. In effetti, ci fa presente il vice direttore del Laboratorio cantonale Nicola Forrer, non ci sono evidenze tossicologiche specifiche relativi ai suoi metaboliti, quindi non vi è un pericolo per la salute. "Se agiamo come agiamo - puntualizza a 'laRegione' - è a titolo precauzionale". D'altra parte, ci ricorda ancora, la sostanza madre è stata definita potenzialmente cancerogena. Ecco perché è stato esteso il valore soglia di riferimento. Ed ecco per quale motivo, identificato un secondo metabolita - l'R471811, appunto - al seguito del primo riscontrato, l'R417888 (per capirci quello emerso a Genestrerio), dopo la prima campagna rivelatrice del 2019, quest'anno si è attivata una seconda misurazione. "Si tratta di una indagine - conferma Forrer - che si inserisce nel solco delle raccomandazioni federali e ha preso il via da una prima zona. Nel corso dell'estate, comunque, le analisi saranno completate e interesseranno tutte le falde del Ticino. Cosa ci aspettiamo? Sarà possibile trovare altre non conformità".

Mendrisiotto: tracciato in quattro località

L'incidenza registrata nel Mendrisiotto è spia di un problema specifico? "L'attenzione è finita sul Dustretto perché siamo partiti dalla decina di acquiferi nei quali, l'anno scorso, abbiamo riscontrato il primo metabolita del clorotalonil" Così si è tracciata alla presenza anche del secondo metabolita a Riva San Vitale e a Novazzano, verificando altresì che sussiste pire a Genestrerio e a lIgorentto (nei Pozzi Bozzone vecchio e nuovo), come certificano, d'altro canto, le schede rese pubbliche dalle Aziiende industriali (Aim) sul loro portale. Dobbiamo attenderci atri casi? "Ne stiamo valutando un altro".

 

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