Svizzera

Panne Swisscom, è stato un 'errore umano multiplo'

Trovata la ragione dell'interruzione dei servizi, ma non si capisce come possa essere accaduta. Sambo: 'Il passaggio al digitale? Non c'era alternativa'

Foto Ti-Press
12 febbraio 2020
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È stato un «errore umano multiplo» durante i «lavori di manutenzione volti ad ampliare la capacità della rete» ad aver causato la seconda grande panne dei servizi di comunicazione Swisscom in meno di un mese ieri tra le 22.33 e mezzanotte e 10. A confermarlo è la portavoce della compagnia di telecomunicazioni Ivana Sambo parlando a laRegione. La panne si è gradualmente risolta quando i lavori «sono stati interrotti ed è stata ripristinata la situazione precedente».

«Stiamo ancora valutando come passa essere successo», commenta Sambo quando le chiediamo se Swisscom si possa dire preoccupata che un "errore umano" possa causare la caduta di un'intera rete nazionale di telecomunciazione per quasi due ore.

Tutti i servizi Ip in panne

Ad essere toccati sono stati tutti i servizi basati su Ip «in tutta la Svizzera». Ciò significa in pratica tutti i servizi digitali del gigante svizzero delle telecomunicazioni. Compresa la rete telefonica fissa, convertita nel corso del 2018 al digitale, con il progressivo abbandono della telefonia analogica. Parzialmente fuori servizio, come noto, anche i numeri di emergenza (112, 117, 118, 143, 144 e 147). Alcune chiamate di soccorso sono state deviate «verso destinazioni alternative predefinite» che hanno funzionato in alcuni casi e «in altri no». Un problema oggettivamente grave che si era già presentato lo scorso 17 gennaio a causa, anche in quel caso, di una panne Swisscom.

«Ci stiamo occupando immediatamente di questo aspetto con le organizzazioni che gestiscono le chiamate d'emergenza e stiamo verificando insieme a loro la loro raggiungibilità alternativa (ad esempio il cellulare)», rileva Sambo.

Se non si fosse tolto l'analogico...

La dismissione del telefono analogico (quello, per intenderci, che bastava collegare alla presa a muro e non aveva bisogno di corrente elettrica) aveva causato qualche remora due anni fa. Tra i rischi citati vi era proprio l'impossibilità di raggiungere i servizi d'emergenza. Il caso citato era però quello del blackout (i servizi telefonici digitali necessitano di un router acceso). Dopo questi due guasti, chiediamo a Sambo, vi siete pentiti della mossa? «La realtà è che la telefonia di rete fissa finora utilizzata, sviluppata oltre 100 anni fa, non era ormai più in grado di soddisfare le attuali esigenze della clientela – commenta –. Inoltre il passaggio al sistema Ip permette anche di impiegare un’unica tecnologia di trasmissione per varie funzioni: telefono, internet, dati e TV».

Sta di fatto che i servizi Ip, pur ampiamente usati per numerose funzioni, poggiano su una rete sempre più complessa e di difficile gestione... «La telefonia di rete fissa convenzionale era comunque giunta al termine naturale della sua vita: questo comportava una crescente difficoltà nel reperire gli elementi di ricambio, oltre a rendere impossibile l’impiego a medio termine di questa tecnologia».

Berna ora vuole vederci chiaro

"Sarà effettuata un'indagine approfondita delle cause", ha indicato intanto l'Ufficio federale delle comunicazioni (Ufcom) a Keystone-ATS. In base alla legge sulle telecomunicazioni, infatti, Swisscom è tenuta a garantire l'accesso ai servizi di chiamata d'emergenza.

Di fatto, rileva Sambo, ogni azienda di telecomunicazioni «deve garantire ai propri clienti l'accesso alle centrali di chiamata d'emergenza» mentre «le organizzazioni di emergenza possono decidere autonomamente a chi affidarsi per i servizi di allacciamento».

Il guasto ha impedito alla stessa Swisscom di intervenire

«Oltre ai clienti, anche Swisscom stessa è stata colpita da questo guasto – rileva la portavoce –. Di conseguenza, non è stato possibile effettuare il controllo a distanza. Da un lato, ciò ha reso più difficile mobilitare gli specialisti disponibili e, dall'altro, ha ritardato l'analisi e l'eliminazione del guasto». Attualmente «tutti i sistemi sono sotto intenso monitoraggio. Tutti i lavori di manutenzione in corso vengono controllati e rivalutati e saranno monitorati molto attentamente durante l'implementazione».

Swisscom «si scusa formalmente per questo guasto». Per l'azienda è chiaro: «Questo non corrisponde in alcun modo agli standard che pretendiamo da noi stessi». 

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