Bellinzonese

Casa Marta, dalla Città sostegno supplementare significativo

Lo conferma il Municipio di Bellinzona per aiutare la Fondazione a concretizzare il progetto logistico destinato ai senzatetto

Luca Buzzi davanti alla fatiscente strutttura (Ti-Press)
4 novembre 2019
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Che fine ha fatto il progetto Casa Marta, struttura che l'omonima fondazione presieduta dall'ex consigliere comunale Luca Buzzi intende realizzare recuperando il fatiscente edificio ex Ostini di Bellinzona, di proprietà comunale, destinandolo all'accoglienza dei senzatetto? La domanda ricorre frequentemente e gli irrisolti problemi avuti nel raggiungere il capitale necessario a sostenere un investimento lievitato dai precedenti 3 a ben 4,5 milioni potrebbero presto trovare una soluzione grazie a Cantone e Città di Bellinzona. Nel primo caso tramite un sussidio che potrebbe variare da un minino di 300mila a un massimo di 500mila franchi derivante dallo stanziamento di un credito d'investimento di complessivi 900mila franchi quale sostegno cantonale alla costruzione e alla manutenzione straordinaria di alloggi per persone momentaneamente senza fissa dimora; richiesta di credito che il Consiglio di Stato ha recentemente sottoposto al Gran Consiglio, da cui si attende una decisione. Di tale aiuto potrebbe beneficiare anche la Fondazione Casa Marta. Una volta avallato lo stanziamento cantonale e preso atto di quanto finirà a Casa Marta, il Municipio è pronto a fare la sua parte “prevedendo un sostegno supplementare significativo”, che andrebbe ad aggiungersi al diritto di superficie gratuito e al contributo a fondo perso di 200mila franchi concessi nel 2015 dal Consiglio comunale. Lo scrive il Municipio nel messaggio sul preventivo comunale 2020 trasmesso nei giorni scorsi al Cc e presentato oggi alla stampa. L'Esecutivo cittadino si dice dunque disposto a entrare nel merito di una ridefinizione del sostegno al progetto Casa Marta, sotto forma di un contributo supplementare o di una garanzia bancaria. In questo senso un nuovo messaggio  dovrà essere sottoposto al Legislativo. «Faremo le nostre valutazioni a dipendenza di quanto metterà il Cantone», spiega alla 'Regione' il municipale Giorgio Soldini, capodicastero Servizi sociali.

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