Bellinzonese

Monte Carasso, 'Bisogna togliere il traffico dal nucleo'

Il tema del traffico parassitario ha scaldato la serata d'incontro tra il quartiere e il Municipio di Bellinzona

1 ottobre 2019
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Il traffico parassitario e la sicurezza per la mobilità lenta è il tema che ha tenuto banco ieri sera durante l’incontro tra la popolazione del quartiere di Monte Carasso (un’ottantina i presenti) e il Municipio di Bellinzona. Una protesta annunciata (vedi la Regione del 28 settembre), che ha visto i cittadini puntare il dito contro automobilisti che per sfuggire al traffico presente nelle ore di punta sulla strada cantonale, percorrono le strade del nucleo. Il problema evidenziato riguarda soprattutto Strada Nòvo e Er Burg’ère Ferè. Quest’ultima è sprovvista di marciapiedi ed è percorsa da diversi allievi. Nelle vicinanze si trova infatti la scuola dell’infanzia. «Ci sono mezzi pesanti che si infilano nella strada e poi non sono in difficoltà e iniziano a compiere complicate manovre. La presenza di questi camion mette paura ai bambini e ai loro genitori. Bisognerebbe vietare il traffico su quella via, mettendo dei dissuasori con orari fissi e divieti d’accesso alle strade», osserva un cittadino che abita proprio in quella strada. Una situazione ritenuta inaccettabile, nonostante vi sia il limite di velocità a 30 km/h e ai due imbocchi il divieto di transito per i camion eccetto per il servizio a domicilio.

Pronta la risposta del municipale a capo del Dicastero territorio e mobilità Simone Gianini: «La sicurezza sta a cuore anche a noi. La segnaletica che vieta l’accesso ai mezzi pesanti c’è, e se così tanti camion transitano comunque e poi non sanno dove andare, allora c’è un problema. E vanno effettuati dei controlli». Gianini ha poi ricordato che diverse misure sono previste anche a favore di pedoni e ciclisti, nella strada cantonale. Si tratta di un progetto di riqualifica e di moderazione della strada di circa 6 milioni che ora sarà discusso in Cantone per un preavviso e un progetto di massima. Per quanto concerne i controlli per gestire il traffico pesante non autorizzato, Andrea Bersani, capo Dicastero sicurezza e servizi industriali, ammette che dovendo coprire tutto il territorio della Nuova Bellinzona «non si arriva dappertutto. Prendiamo però nota di queste rimostranze e ne discuteremo». Problemi di traffico parassitario sono stati evidenziati anche nella strada El Camp di Nav. Riguardo a ciò, il municipale Gianini ha fatto presente che la via è già moderata con delle cunette molto alte «ma faremo ulteriori modifiche e valuteremo la possibilità di inserire un divieto, magari legato agli orari di punta, ed eventualmente procedere con dei controlli e delle sanzioni». Perplessità sono state sollevate anche relative al futuro semisvincolo, la cui realizzazione è prevista tra il 2021 e 2023. «Come verrà assorbito tutto il nuovo flusso di traffico continuo?». Il sindaco Mario Branda ha spiegato che dalle simulazioni eseguite, emerge che nell’afflusso del traffico non vi saranno riflussi massicci. Parallelamente, spiega, si continuerà a promuovere l’uso del trasporto pubblico «e da quando nel 2025 sarà attiva la nuova fermata del treno di piazza Indipendenza, non ci saranno più scuse per non recarsi a Bellinzona con i mezzi pubblici».

 Viabilità difficile anche il collina

 Il traffico però non riguarda solo in nucleo, ma anche la collina. Come evidenziato da un cittadino, nella zona vi è stata una crescita massiccia dell’edificazione e dei relativi cantieri. Ciò che non facilita il transito che è in forte aumento, complice anche il successo di Curzútt. «Si potrebbero mettere dei divieti…», osserva il cittadino. «La collina è molto edificata – ha fatto presente Simone Gianini – e questo non aiuta. E le strade sono quelle che ci sono. Per quanto riguarda l’implementazione di divieti bisogna essere cauti. Studieremo la situazione, faremo delle analisi del traffico e prenderemo delle decisioni che dovranno essere condivise».

 

 

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