Bellinzonese

Dopo il buco, convenzione a due per la gestione dei Castelli

Sarà affidata dal Cantone alla Città che conferirà poi un mandato all’Otr. Gli attori sono gli stessi, ma cambiano le responsabilità

Ti-Press
25 settembre 2019
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Non più tripartita come negli ultimi dieci anni, bensì bilaterale. È questa, come appreso dalla ‘Regione’, la principale novità nell’ambito della nuova convenzione per la gestione dei castelli di Bellinzona. L’attuale contratto, siglato nel 2009, scadrà il prossimo 31 dicembre e da tempo sono in corso trattative per affinare la nuova impostazione che dovrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane. Attualmente, ricordiamo, le decisioni relative ai tre manieri Patrimonio Unesco vengono prese da una Commissione di supervisione che comprende rappresentanti di tre dipartimenti del Cantone (proprietario dei castelli), della Città di Bellinzona (che ha ruolo di supervisore) e dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e valli (Otrbv, a cui è affidata la gestione). La nuova convenzione prevede invece che il Cantone affidi la gestione alla Città, cui spetteranno quindi le scelte per la loro conduzione.

«L’idea della nuova convenzione è che sia bilaterale tra Cantone e Città. Quest’ultima dovrebbe diventare il perno della loro gestione, pur sempre sotto la nostra supervisione», spiega Loris Bianchi, direttore dei Servizi generali del Dipartimento del territorio, che coordina la trattativa da parte del proprietario. «Il principio è di assicurare continuità. Ora lavoriamo di comune accordo per affinare gli aspetti formali», aggiunge, precisando però che si tratterà di una fase transitoria che durerà il tempo necessario per implementare la valorizzazione del sito turistico portata avanti dalla Città. Il progetto di rilancio prevede infatti un nuovo indirizzo di management, molto probabilmente con un apposito team di gestione. Sulle tempistiche di questa fase il sindaco Mario Branda spiega che l’obiettivo è di riuscire a dare inizio alla valorizzazione nel giro di un paio d’anni, tra la fine del 2021 e la prima metà del 2022.

C’è fiducia nella ‘nuova’ Otr

Negoziazioni sono come detto ancora in corso ma, come sottolinea Mario Branda, il nuovo approccio porterà un cambio di responsabilità. «Ci occuperemo noi della gestione e quindi anche del controllo finanziario». Una scelta che, ammette il sindaco, è conseguente agli scoperti finanziari accumulati nella gestione dei manieri dal 2010 al 2017, ovvero fino all’arrivo del nuovo direttore Juri Clericetti: un buco da 580mila franchi che è stato coperto in parti uguali da Cantone, Città e Organizzazione turistica regionale. «Nel frattempo – sottolinea Branda – l’Otrbv (che nel 2018 ha pure cambiato Cda e presidente, ndr) ha corretto la rotta. Lo scorso anno ha avuto un risultato finanziario positivo e sembrerebbe che anche quest’anno le cose stiano andando bene». Segnali positivi che danno fiducia alla Città: l’intenzione è infatti di affidare loro un mandato relativo agli aspetti operativi della gestione dei castelli: un messaggio municipale in tal senso verrà sottoposto nei prossimi mesi al legislativo. Di fatto non cambiano dunque gli attori già in gioco ora. «Metteremo tutto il nostro impegno come fatto in questi anni, per quanto mi riguarda negli ultimi due – conferma da noi contattato il direttore dell’Otrbv Juri Clericetti – e continueremo a proporre mostre, attività collaterali, idee con finalità turistiche». Proposte che verranno sottoposte alla Città per l’avallo e non più alla Commissione di supervisione. «Sono molto soddisfatto. Il mandato che riceveremo è frutto della collaborazione reciproca con il Comune che c’è stata in questi anni», sottolinea Clericetti a proposito della nuova impostazione, che reputa più “snella” e quindi anche più veloce a livello operativo.

Vi è poi l’aspetto relativo alla responsabilità della gestione, come annunciato tutta sulle spalle della Città. Possibili buchi finanziari causati ad esempio dalla poca affluenza turistica verrebbero tamponati dall’ente pubblico comunale. In effetti l’audit esterno commissionato dalla Città quando erano emersi i bilanci in rosso aveva evidenziato mancanza di chiarezza – nell’attuale convenzione – su chi si sarebbe dovuto sobbarcare eventuali disavanzi. Un elemento che nel nuovo documento verrà chiarito.