Dopo essere stato bloccato dal Tribunale amministrativo cantonale, l'iter è ripreso: il Comune ha preparato una nuova variante, senza magazzini ed ecocentro
È sui tavoli del Dipartimento del territorio la nuova variante pianificatoria allestita dal Comune di Comano per la casa anziani consortile. L’incarto è stato spedito un mesetto fa, ci conferma il sindaco Alex Farinelli, e si tratta di uno degli inevitabili passi da compiere nell’iter del progetto dopo che la prima versione è naufragata. Nel 2012, oltre a quello di Comano, all’iniziativa avevano aderito anche i Comuni di Cureglia, Porza, Savosa e Vezia. Due anni dopo il legislativo comanese aveva approvato all’unanimità una prima variante di Piano regolatore per poter costruire – in zona alla Campagna, su un terreno comunale – la struttura. Tuttavia, nell’estate 2015 un privato – l’ex consigliere comunale Renzo Conti – aveva fatto ricorso sia al Consiglio di Stato (che aveva dato ragione al Municipio), che al Tribunale amministrativo cantonale (Tram). Nell’agosto del 2016 il Tram ha accolto le censure dell’oppositore, portando il Municipio a preparare una nuova variante che è stata poche settimane fa inviata a Bellinzona per un esame preliminare ed è quindi attesa – se tutto va bene – nel 2019 in Consiglio comunale. Secondo il progetto l’ospizio dovrebbe sorgere su un grosso terreno libero all’altezza della Rsi. Inizialmente al suo interno era prevista anche la sistemazione dei magazzini comunali e nelle immediate vicinanze l’Ecocentro (consortile, con Cureglia). Questi ultimi due sono però stati stralciati dopo la decisione del Tram e le richieste del ricorrente, che li riteneva inadatti per la coesistenza con gli anziani. I posti letto previsti sono una settantina, per un investimento di trenta milioni di franchi circa.