Dopo sette settimane di eventi si tirano le somme: 2 milioni visualizzazioni social, 47 concerti e 21 attività per bambini gratuite.
LOCARNO - Per sette settimane Winterland Locarno è stato quel luogo di incontro dall’atmosfera speciale, dove recarsi per condividere momenti di pura magia. Piazza Grande, più viva che mai, ha fatto sentire il suo cuore battere, accogliendo oltre 400’000 persone in un unico caldo abbraccio. Lo comunica l'organizzazione.
Le presenze, anche grazie al bel tempo, hanno registrato un incremento del 30% rispetto alla scorsa edizione. Non solo ticinesi, anche ospiti da tutta la Svizzera e dalla vicina Italia hanno potuto apprezzare il fascino di questa manifestazione, organizzata ancora una volta all’insegna dell’inclusione e del coinvolgimento. Per dare alcuni numeri: campagne social che hanno avuto più di 2 milioni di visualizzazioni, 47 concerti e 21 attività per bambini interamente gratuite, mentre a scendere sulla pista di ghiaccio sono stati 60’000 pattinatori.
«Le tante testimonianze di stima e sostegno ricevute - commenta l’ideatore Michael Lämmler - hanno ripagato gli sforzi di tutte le persone che hanno lavorato instancabilmente senza sosta dietro le quinte». Le proiezioni immersive sono state ancora una volta la cifra distintiva dell'evento. Grazie all’impegno del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, il progetto è uscito dalla stessa Piazza Grande raddoppiando le superfici proiettate.
«La fiaba Un abbraccio di stelle, creata appositamente per Winterland, ha saputo toccare il cuore di grandi e piccini - continua Lämmler – siamo fieri di poter contribuire al riconoscimento di Locarno come città dell’eccellenza audiovisiva». «Oltre alle gradite conferme e al rinnovato entusiasmo per i grandi concerti tenutisi nel Pavilion, che hanno davvero saputo emozionare, sono state apprezzate anche le diverse novità, come il Fondue Chalet letteralmente preso d’assalto e capace di sdoganare la squisita Fondue alla ticinese proposta dal Caseificio del Gottardo, l’adrenalinico Kamikice e l’ormai famigerato Carosello».
Grande soddisfazione anche per il progetto Winty scuola, che alla sua prima edizione ha visto la partecipazione attiva di oltre 1’000 bambini. «Questa attività verrà sicuramente riproposta, con l’intenzione di svilupparla ulteriormente. Un successo è stata anche la collaborazione con il corso di laurea in Leisure Management della SUPSI. Sessanta ragazzi, dalle menti brillanti, hanno analizzato e stanno tutt’ora lavorando sul progetto Winterland con lo scopo di definire gli impatti dell’evento sul territorio a medio e lungo termine».
Winterland si vuole sviluppare anche come evento da ricchi contenuti culturali. Un primo passo è stato fatto con la riuscita collaborazione con l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI), il Conservatorio Internazionale dell’Audiovisivo (CISA), l’Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) ed enjoy che hanno dato vita ad un evento di altro profilo, sempre nel tema “Un abbraccio di Stelle”, tenutosi lo scorso 1° dicembre al PalaCinema di Locarno.Winterland ha brillato anche la notte di Capodanno in una serata che ha visto portare una Piazza Grande stracolma nelle case della Svizzera Italiana, e non solo, grazie alle bellissime immagini in diretta televisiva con la RSI.Risposta positiva anche per il primo test Pop Up di Winterland.
Grazie alla condivisione di obiettivi con Artisa Group & San Bernardino Swiss Alp, la magia della manifestazione ha infatti raggiunto anche San Bernardino, dove proiezioni ed eventi hanno saputo incantare i visitatori. «Senza l’intesa e il supporto con i nostri partner e sponsor tutto questo non sarebbe possibile. Le buone collaborazioni che abbiamo avviato per questa manifestazione saranno sicuramente rafforzate. Grazie al mandato ottenuto per i prossimi quattro anni si potrà strutturare e consolidare il progetto. Winterland vuole crescere ancora, diversi progetti sono già in fase di sviluppo. L’intenzione - conclude Michael Lämmler - è quella di coinvolgere anche altre zone della città e di poter collaborare con molti comuni della regione».