Celebriamo le foreste e i boschi
Pensate per un attimo ad un mondo senza alberi. Niente pini, ciliegi in fiore o querce. Sarebbe un mondo non vivibile. Siamo tutti legati alle foreste, che si tratti della carta che usiamo o della sedia sulla quale ci sediamo. Le foreste contribuiscono a regolare il clima e ci forniscono servizi essenziali come aria e acqua pulita. I bacini idrici forestali forniscono acqua dolce a oltre l’85% delle principali città del mondo e più di cinque miliardi di persone utilizzano le foreste e i prodotti forestali non legnosi per il cibo, le medicine e i mezzi di sussistenza. Ieri si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale delle foreste. Quest’anno il tema è “Foreste e cibo” e la giornata celebrerà il ruolo cruciale delle foreste nella sicurezza alimentare, nella nutrizione e nei mezzi di sussistenza. Oltre a fornire cibo, combustibile, reddito e occupazione, le foreste sostengono la fertilità del suolo, proteggono le risorse idriche e offrono habitat per la biodiversità, compresi gli impollinatori vitali. Sono essenziali per la sopravvivenza delle comunità che dipendono dalle foreste, in particolare delle popolazioni indigene, e contribuiscono a mitigare i cambiamenti climatici immagazzinando carbonio.
Attivarsi per l’ambiente? C’è un mondo di possibilità. Oltre a piccole azioni nella vita di tutti i giorni, ogni persona può prendere parte ad attività associative, in particolare di volontariato. Quest’ultimo sta diventando un’occupazione sempre più interessante ed apprezzata anche per le aziende e i loro dipendenti. Dedicare un giorno di lavoro al volontariato, in un contesto diverso, ha il vantaggio di favorire il coinvolgimento, lo scambio con colleghe e colleghi, e di passare del tempo in compagnia all’aria aperta: sicuramente garante di benessere aziendale. Da oltre dieci anni il WWF offre eventi di volontariato aziendale, con grande successo: il numero di incarichi è più che triplicato dal 2018 ad oggi. L’anno scorso, quasi 2’000 volontari e volontarie hanno partecipato a 114 missioni, promuovendo attivamente la biodiversità in tutta la Svizzera attraverso la costruzione di tane per donnole e alberghi per le api, la manutenzione di siepi e margini forestali e la bonifica di prati alpini. “Poter fare qualcosa di buono per la natura mi ha riempito di gioia”, racconta un partecipante. Molti tornano con le braccia stanche, il cuore pieno e una nuova consapevolezza dopo una giornata di lavoro. Impegno di squadra e tutela attiva dell’ambiente vanno di pari passo nelle missioni del WWF. In Ticino, ad esempio, le rive del prezioso torrente Breggia sono state ripulite dalle neofite invasive. Le opportunità di coinvolgimento in Ticino sono molte e variegate e vengono create in collaborazione con associazioni locali, cooperative e aziende agricole. Un’opportunità per conoscere il territorio e le sue realtà.
Due tigri dell’Amur, Bohdana e Kuma, stanno vivendo il loro primo inverno in Kazakistan. Il duo maschio-femmina fa parte di un progetto di reintroduzione. Lo scorso settembre, queste tigri – nate in cattività – sono state trasportate da un rifugio per grandi felini nei Paesi Bassi in un’area semi-selvatica nella Riserva Naturale di Ile-Balkhash, in Kazakistan. Bohdana e Kuma si sono ambientati nel loro nuovo habitat, progettato per consentire loro di esplorare e interagire con l’ambiente naturale. Si spera che si riproducano e che i loro cuccioli possano diventare le prime tigri selvatiche nate in Kazakistan in 70 anni, dopo che la caccia illegale aveva portato la specie all’estinzione nella regione. Con l’arrivo dell’inverno, la dieta delle tigri è stata modificata per garantire che abbiano più cibo per sopravvivere alle temperature più rigide. Il loro folto mantello, adattato al clima molto freddo, manterrà le tigri dell’Amur al caldo per tutto l’inverno. Le tigri selvatiche si trovano oggi solo nell’8% circa del loro areale storico e la perdita e la frammentazione degli habitat continuano a rappresentare una minaccia. Riportare le tigri selvatiche dove sono andate perdute e ricostituire un ecosistema è un importante investimento a lungo termine per la conservazione, ma non è affatto un compito semplice. Questo progetto di reintroduzione delle tigri, guidato dal governo del Kazakistan, è iniziato nel 2018 e potrebbe essere la prima reintroduzione internazionale in quello che era il loro areale storico. Oltre ai grandi felini, il coinvolgimento della comunità è un elemento chiave del progetto. La comunità Auyldastar, che vive nei dintorni della Riserva Naturale di Ile-Balkhash, ha vissuto per decenni senza tigri. Le infrastrutture sono state migliorate, affinché non ci siano problemi con la convivenza.
L’artigianato indigeno è più di un bell’oggetto da portarsi a casa: rappresenta l’identità di una cultura. Inoltre, per le donne indigene ogni oggetto permette loro di esprimere sé stesse e di costruire comunità resilienti. Nell’Amazzonia peruviana, 130 donne delle regioni di Loreto, Ucayali, Pasco e Junín, nonché dei popoli indigeni Kukama Kukamiria, Shipibo Konibo, Yanesha e Ashéninca, riconoscono i molteplici benefici che l’artigianato ha portato alle loro famiglie e alla collettività. “Grazie all’artigianato, abbiamo bambini che sono diventati professionisti. Alcuni di loro sono insegnanti, infermieri e guide turistiche ufficiali e rimangono nella nostra comunità. Altri contribuiscono allo sviluppo dell’artigianato. Con il tempo, abbiamo visto i benefici”, dice Emma Tapullima, un’artigiana di Kukama Kukamiria. “A poco a poco, abbiamo iniziato a partecipare a più spazi di dialogo e di esposizione, comunicando con successo le nostre esigenze, tra cui la creazione di una scuola interculturale bilingue, che ora è una realtà”. Il WWF ha aderito all’iniziativa nel 2017, con il sostegno di partner come la Banca Mondiale e la Fondazione Eaglemere, assistendo quattro imprese guidate da donne indigene. Oltre a fornire supporto tecnico e commerciale, il progetto prevedeva l’acquisto di attrezzature per migliorare la produzione, il miglioramento delle infrastrutture di vendita, lo sviluppo di molteplici partnership commerciali con un supporto continuo e la piantumazione di oltre 10’000 piantine per ripristinare le loro foreste. Foreste, che sono vitali e forniscono semi e colori per telai e altri oggetti.