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Animali da record

I più forti e i più longevi

Squalo della Groenlandia
(© National Geographic Stock/Nick Caloyianis/WWF)
9 marzo 2024
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Ogni animale ha le sue particolarità. Alcuni sono dei veri e propri campioni. Tra i più longevi troviamo lo squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus) che vive nell’Atlantico del Nord e nel Mar Artico settentrionale, dove è talmente freddo che riesce a muoversi e a crescere solo lentamente. Gli squali della Groenlandia non sono pronti per la riproduzione prima di compiere 150 anni. Gli esemplari più vecchi che sono stati trovati erano lunghi 5 metri e avevano sui 400 anni rendendolo il vertebrato più longevo al mondo. Altri interessanti abitanti delle nostre acque, sono le spugne (Porifera): vivono in tutti i mari del mondo, dalle barriere coralline ai fondali marini. Visto che crescono stando radicate a una superficie solida, sono state a lungo considerate delle piante.
In realtà sono animali. Nelle profondità marine dell’Antartico, gli esperti hanno scoperto una spugna gigante chiamata Anoxycalyx joubini che si stima abbia 10mila anni. Si tratta di un animale lungo due metri con la forma di un vaso ed è da ritenersi sicuramente uno degli esseri viventi più vecchi del mondo. A quanto pare, il freddo ai poli allunga la vita.

I più chiassosi

La scimmia urlatrice rossa (Alouatta) si trova in tutto il bacino amazzonico occidentale è ne uno degli animali più caratteristici e riconoscibili. Ha un collo a forma di sacca e grazie a un osso appositamente allargato tra la bocca e la gola, può raggiungere volumi fino ai 100 decibel che corrispondono al rumore di un martello pneumatico a dieci metri di distanza. L’urlo dei maschi, con cui attirano le femmine, è udibile anche a cinque chilometri di distanza. Con queste peculiarità, la scimmia urlatrice è uno degli animali terrestri decisamente più rumorosi al mondo. L’animale che “parla” più forte è invece la balenottera azzurra che non canta come i delfini o le megattere, ma emette suoni ritmici talmente profondi che il nostro orecchio riesce a malapena a sentirli. Vien da esserne contenti, poiché i loro richiami, con un volume di 188 decibel, sono udibili fino a 800 chilometri di distanza attraverso l’oceano e danneggerebbero senza dubbio il nostro udito. I veri campioni di questa lista sono però i “gamberi pistola”. Responsabili del suono più forte di tutto il regno animale, sono lunghi solo 5 centimetri e hanno due chele, una grande e una piccola. La grande può lanciare un getto d’acqua a una velocità di 100 km al secondo che, anche se raggiunge solo pochi millimetri di lunghezza, è talmente veloce che forma una bolla d’aria che se dovesse colpire qualcosa di solido rompendosi produce un rumore assordante.
Oltre al suono, un lampo di luce per stordire efficacemente le sue prede. Non male per un animale così piccolino.

I più forti

Quando si pensa alla forza subito viene in mente l’elefante, che sradica alberi senza grandi sforzi per mangiare le foglie più giovani e la cui proboscide riesce a trasportare facilmente tronchi massicci. Questi superpoteri lo rendono certamente uno degli animali più forti del pianeta. Il gorilla riesce a trasportare anche di più, ma non su lunghe distanze. Proporzionalmente alle sue dimensioni, c’è però un gruppo di animali ancora più forti: gli insetti stercorari (Aphodiinae). I coleotteri stercorari, per deporre le loro uova, formano una pallina con escrementi molto più pesante di loro. Con le zampe posteriori viene fatta rotolare fino al luogo di riproduzione. Lo stercorario Onthophagus taurus, invece, non fa rotolare la palla di sterco, ma la trascina. Infatti, possono trascinare oggetti che pesano ben 1’141 volte più di loro. Ma questi animaletti forzuti sarebbero ancora così forti se avessero le nostre stesse dimensioni? Uno stercorario Onthophagus taurus potrebbe sollevare 18 elefanti? La risposta è no. Gli animali piccoli sono così forti in proporzione alle loro dimensioni perché non hanno bisogno di tanti muscoli per sostenere il proprio peso corporeo e possono quindi utilizzare tutta la forza muscolare per saltare o sollevare oggetti. Un elefante, al contrario, ha molti muscoli, che però servono principalmente per sostenere e muovere il corpo, che può pesare fino a sei tonnellate (un insetto pesa solo qualche milligrammo). Anche le formiche sono famose per essere in grado di trasportare molte volte il proprio peso corporeo, ma in dimensioni umane non riuscirebbero nemmeno a stare in piedi, perché le loro zampe non sarebbero abbastanza forti. In questo caso il trucco risiede proprio nella dimensione.

Salto in lungo e salto in alto

Se puma e leopardi delle nevi partecipassero alle Olimpiadi, sarebbero campioni del mondo indiscussi del salto in alto e del salto in lungo. I puma (Puma concolor) possono essere lunghi oltre un metro e pesare fino a 70 chili, e appartengono alla stessa sottofamiglia del gatto domestico: i felini. Leoni, tigri e giaguari invece fanno parte della sottofamiglia dei panterini. I puma hanno forti zampe anteriori e possono raggiungere con un solo salto un albero o una roccia di 5,5 metri di altezza conquistando il record del mondo. Questo elegante felino non ha bisogno nemmeno della rincorsa per raggiungere certe altezze. Per non parlare del leopardo delle nevi (Panthera uncia): non solo è perfettamente adattato al freddo gelido delle alte montagne, ma la sua lunga coda pelosa gli permette di mantenere l’equilibrio in situazioni estreme. Anche i suoi salti fanno impressione: possono raggiungere addirittura i 16 metri di lunghezza. L’antilope salta fino a due metri a piedi uniti e 15 metri nel salto in lungo. Ma l’animale che in proporzione alle sue dimensioni corporee può saltare più in alto è la pulce del cane (Ctenocephalides canis). Anche se le pulci sono grandi appena due millimetri, possono saltare in alto fino a 25 centimetri, praticamente cento volte più in alto di loro. Se le persone potessero saltare così in alto, faremmo quasi 200 metri con un solo salto. Tra i piccoli anche il grillo non sfigura: lungo 2,5 centimetri, può saltare 65 volte la sua lunghezza.

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