La denuncia del team indagini del WWF
Arriva la denuncia dei colleghi del Myanmar, che sono riusciti a scattare delle immagini all’interno di un mercato illegale. Ad effettuare la scoperta è stato il team di indagine del WWF-Myanmar, che è specializzato in questo tipo di inchieste. I nostri esperti hanno ricevuto delle segnalazioni e hanno deciso di verificare la situazione a Mong La, una regione amministrata con statuto speciale nel Nord del Myanmar. Purtroppo, una volta arrivati sul posto, hanno fatto la triste scoperta: le denunce erano fondate. Si sono ritrovati in un mercato illegale, dove numerosi animali a rischio estinzione e protetti da vari accordi internazionali erano tenuti in gabbie e pronti per essere venduti al miglior offerente. Mong La è una delle regioni del Myanmar che non permette l’ingresso a turisti o ricercatori stranieri a causa delle frequenti chiusure delle frontiere e dei disordini civili nelle zone di confine dello Stato. Le immagini e le prove raccolte sono state messe a disposizione degli inquirenti, che hanno avviato una vasta inchiesta. La scoperta è stata effettuata l’anno scorso, ma la notizia è stata data solo ora, per permettere agli inquirenti di arrestare e fermare il commercio illegale in quella zona.
Un nuovo studio commissionato dal WWF stima che le famiglie dell’Asia-Pacifico potrebbero pagare in media 80 dollari all’anno, il che, estrapolato su quasi 600 milioni di famiglie con un reddito simile, aggiunge 45,7 miliardi di dollari annui di potenziale finanziamento per aiutare a mantenere popolazioni e habitat sani di tartarughe marine in natura.
Il rapporto “Money Talks: The Value of Conserving Marine Turtles in Asia-Pacific” presenta un potente piano economico rivolto ai responsabili politici per esplorare meccanismi di finanziamento sostenibili e investire in azioni di conservazione delle tartarughe che miglioreranno il benessere economico e umano. Ma questa finestra di opportunità si sta rapidamente chiudendo – a livello globale –, sei specie di tartarughe marine su sette sono già minacciate di estinzione.
Anche nel Triangolo dei Coralli, il centro della biodiversità marina del mondo, le popolazioni di tartarughe marine sono in rapido declino. Di fronte a molteplici minacce, tra cui il cambiamento climatico, l’inquinamento e la distruzione dell’habitat, le tartarughe marine sono anche oggetto di una raccolta eccessiva per le loro uova, carne e gusci per farne gioielli, ornamenti o gingilli – che sono perlopiù commercializzati in Asia-Pacifico.
Il contrasto è netto: il valore della protezione delle tartarughe è almeno 50’000 volte superiore a quello della loro cattura, che è stimato in 800’000 dollari all’anno. La cifra totale del loro valore economico sarebbe molto più alta se si considera il contributo delle popolazioni di tartarughe sane ad altri servizi ecosistemici, come il turismo.
“Se i governi non faranno nulla, l’estinzione delle tartarughe potrebbe comportare fino a 39 miliardi di dollari all’anno di perdite di benessere economico. D’altra parte, agire per proteggere le tartarughe marine porterebbe ad un miglioramento del benessere umano valutato in 54 miliardi di dollari all’anno”, ha detto l’economista ambientale e autore principale del rapporto, il Dr. Luke Brander, avvertendo delle conseguenze del business-as-usual e della continua inazione politica. Oltre 7’700 famiglie sono state intervistate come parte dello studio globale, con particolare attenzione in Cina, Fiji, Indonesia, Malesia, Filippine e Vietnam. Gli intervistati ritengono che i governi abbiano la maggiore responsabilità nella conservazione delle tartarughe marine, e hanno preferito azioni politiche popolari tra cui la protezione degli habitat critici delle tartarughe, il rafforzamento della legislazione e l’impiego di ranger per le tartarughe. “Se riusciamo a catturare anche solo una piccola parte della disponibilità a pagare espressa dalle persone nella regione Asia-Pacifico per conservare le tartarughe marine, e a incanalare parte di questo valore verso le comunità costiere per la protezione delle tartarughe, potremmo essere in grado di invertire la loro traiettoria verso l’estinzione”, ha detto Christine Madden Hof, responsabile del programma WWF sulle specie marine.
Una delle raccomandazioni fatte nel rapporto è che i governi dovrebbero sviluppare iniziative che assicurino che le comunità costiere guadagnino di più dalla protezione delle tartarughe marine che dalla loro raccolta.
“Questo rapporto fornisce il know-how per i responsabili delle decisioni per agire prima che sia troppo tardi per le tartarughe marine nella regione Asia-Pacifico”, ha detto Hof.
Il WWF ha rilasciato i risultati della valutazione economica delle tartarughe marine al Congresso mondiale della conservazione dell’Iucn a Marsiglia (Francia). Questo studio è stato preparato dal dottor Luke Brander di Brander Environmental Economics e Vrije Universiteit Amsterdam, supportato da WWF-Australia, WWF Coral Triangle, e Royal Caribbean International. Le popolazioni di tartarughe marine dell’Asia-Pacifico richiedono un intervento urgente in quanto sono considerate particolarmente a rischio e sottoposte a una minaccia molto elevata. Il bacino dell’Oceano Pacifico è considerato la regione più a rischio rispetto a tutti gli altri bacini oceanici del mondo, con la raccolta insostenibile di tartarughe (per uso e commercio) considerata una delle maggiori minacce. Le tartarughe marine forniscono molti benefici economici alla natura e alle persone, sia visibili che invisibili, ma questi valori non sono ben documentati. C’è l’opportunità di fornire un enorme beneficio economico cogliendo il supporto del pubblico per gli investimenti nella conservazione e gestione delle tartarughe. Il valore economico delle tartarughe potrebbe essere calcolato attraverso una varietà di modi diversi di pagamento con donazioni mensili, che sono il meccanismo più ampiamente supportato. Ricordiamo che le tartarughe marine sono presenti in molte parti del mondo, nidificano in più di ottanta Paesi e vivono nelle acque costiere di più di 140 Paesi. Sono essenziali per l’ecosistema marino e quindi – insieme agli squali e ad altre specie – dovrebbero essere protette in maggior modo.