Ecco gli animali più pigri!
Oggi vi presentiamo i dormiglioni nel regno degli animali. In natura, c’è chi è un vero e proprio campione delle dormite quotidiane. Al numero uno troviamo il koala. Questo incredibile e bellissimo marsupiale australiano si aggiudica la medaglia d’oro. Dorme infatti tra le 18 e le 22 ore al giorno. Sì, avete letto bene: praticamente non fa altro che dormire. Le restanti ore le usa per mangiucchiare le foglie di eucalipto. E lo fa di notte. Questo pigrone, infatti, non ci pensa minimamente a fare qualche sforzo fisico durante le ore più calde del giorno e quindi preferisce svegliarsi di notte. Scende dal suo alberello solo ed esclusivamente per accoppiarsi.
Il koala è un tranquillone e c’è un motivo se è il re della pennichella: si nutre di foglie di eucalipto (mezzo chilo a notte), che però non sono particolarmente nutritive, quindi il suo corpo si è evoluto in modo tale da avere un metabolismo ridotto.
Purtroppo, questo essere così unico e speciale, rischia di scomparire per sempre a causa della perdita di habitat provocata dall’uomo e dagli incendi devastanti che sono aumentati a causa dei cambiamenti climatici.
E se il koala si aggiudica il gradino più alto del podio tra gli animali più dormiglioni del mondo, gli altri concorrenti non sono da meno. Al secondo posto troviamo… il bradipo. Questo mammifero è in pratica l’emblema della lentezza e calma e vive nelle foreste pluviali dell’America Latina. Le sue lunghe sieste sono globalmente riconosciute e quando lo si fotografa di solito fa una cosa sola: sta appeso a qualche albero e dorme. Il bradipo è un lontano parente del formichiere e riesce a dormire 19/20 ore al giorno. Come per il koala, anche il bradipo ha un metabolismo lento, nutrendosi di bacche e germogli. Al terzo posto troviamo… il Vespertilio bruno. Si tratta di un pipistrello comune nel Nord America e che, al contrario dei suoi simili, quando cala il sole non ci pensa lontanamente a svegliarsi. Dorme, infatti, fino a 18 ore di fila. In inverno poi, passa tre mesi in letargo appeso a testa in giù senza mai svegliarsi. A pari merito troviamo l’Armadillo gigante, che a sua volta trascorre 18 ore dormendo nelle sue tane sicure. Come la stragrande maggioranza degli animali “dormiglioni” esce di notte per mangiare. E come gli altri è un vero tranquillone, che avendo una corazza bella dura, non fa particolarmente attenzione ai pericoli. E invece è qui che entra in gioco l’uomo: l’Armadillo gigante rischia l’estinzione, perché cacciato dagli esseri umani, che rivendono sul mercato nero il suo guscio. Un altro animale che dorme 18 ore è l’opossum. Lo troviamo sul continente americano dove si sposta in maniera tranquilla da un albero all’altro per cercare cibo.
Fra i dormiglioni del mondo animale, abbiamo una fila di animali che trascorrono molto tempo “sotto le coperte”. Anche il pitone dorme 18 ore al giorno. Questi serpenti sono molto pigri e hanno bisogno di risparmiare energia per la muta. Non ci crederete, ma è una cosa molto faticosa cambiare pelle. Al pitone serve fino a una settimana di sonno per riuscire a concludere il mutamento. E come se non bastasse mangiano una volta a settimana e, come alcuni di noi sapranno, serve molta energia per digerire! La scimmia notturna, invece, dorme 17 ore. Dal nome si capisce che è attiva soprattutto di notte. I bebè umani – ok, ci sono anche quei piccoli cuccioli di essere umano che a dormire non ci pensano proprio, ma parliamo di una media – insieme ai lemuri arrivano a sonnecchiare 16 ore al giorno. I criceti e gli scoiattoli dormono circa 14 ore al giorno. Si tratta di animali che hanno una dieta ricca di carboidrati, proteine e grassi. Gli scoiattoli sono molto bravi a prepararsi il letto, fatto di ramoscelli e foglie imbottite di pelliccia, piume o altro materiale morbido trovato qua e là. Anche le tigri amano dormire (in media 15 ore al giorno). Soprattutto, dopo aver mangiato si fanno un pisolino accanto alla carcassa. Questo per difendere lo spuntino dagli invasori. Una volta sveglie riprendono a mangiare. Il toporagno, invece, ha un’aspettativa di vita di 1 anno, eppure passa 15 ore al giorno dormendo. Infine, abbiamo i gatti. Con una media di 13 ore al giorno, finiscono nella lista dei dormiglioni. Ma chi ha un gatto, questo già lo sapeva.
Tra gli anuri (anfibi senza coda) che escono allo scoperto nelle piovose sere di primavera, il Rospo comune è l’unica specie di rospo esistente in Ticino. Si distingue dalle rane per la pelle fortemente verrucosa, i brillanti occhi color rame e le grandi dimensioni (le femmine possono raggiungere i 15 cm di lunghezza!). Durante i mesi estivi il Rospo comune frequenta una grande varietà di ambienti, anche piuttosto secchi e antropizzati, tuttavia alla fine di ogni inverno torna puntualmente nello stesso stagno, dove avrà luogo la deposizione delle uova. Il forte legame che lo unisce al proprio sito di riproduzione, al quale resta fedele anche se diventato inospitale, rappresenta una seria minaccia per intere popolazioni di rospi. In compenso, è una delle poche specie a poter usufruire di specchi d’acqua popolati anche da pesci: grazie ad una secrezione tossica che li rende assai poco appetibili, i girini del Rospo comune non temono predatori. Anche gli adulti, in caso di pericolo, rilasciano un liquido vischioso in grado di provocare forti ulcerazioni alle mucose degli aggressori, uomo compreso. Altrettanto velenoso è l’Ululone a ventre giallo, un rospetto di appena 5 cm la cui spiccata colorazione ventrale è appunto un segnale d’avvertimento per i nemici. Questa specie si trova al nord delle Alpi insieme al Rospo calamita (caratterizzato da corti arti posteriori gli permettono di correre agilmente, ma non di saltare) e al Rospo ostetrico. Quest’ultimo è conosciuto per essere l’unico anuro indigeno che si accoppia sulla terraferma e che si prende cura delle proprie uova. Il maschio le trasporta sul dorso per qualche settimana, deponendole in acqua solo nel momento in cui saranno pronte a schiudersi. Tutte queste specie sono tanto affascinanti quanto minacciate.