La stagione estiva breve e il maltempo influenzano le visite, ma il fatturato cresce.
Dopo due anni di affluenza eccezionale, nel 2024 si è registrato un calo nei pernottamenti presso le capanne svizzere. Il Club Alpino Svizzero (CAS) attribuisce questa diminuzione a una stagione estiva insolitamente breve, influenzata da piogge e nevicate. Le 147 capanne del Paese hanno totalizzato 360'741 pernottamenti, segnando un calo del 3,7% rispetto al 2023 e del 4% rispetto al 2022, che fu un anno record. Nonostante ciò, il 2024 si posiziona come la quarta migliore annata di sempre.
Il numero di visitatori è diminuito in quasi tutte le regioni, con l'eccezione dei Grigioni, che hanno visto un incremento del 4,2%, e delle Alpi vallesane e vodesi, con un lieve aumento dello 0,2%. In Ticino, invece, la flessione è stata significativa, con un calo del 19,2%.
La stagione estiva, iniziata in ritardo e accorciata dal maltempo, ha visto una riduzione del 20% delle visite nelle capanne ticinesi rispetto al 2023, mentre a livello nazionale il calo è stato del 7,0%. Al contrario, l'inverno ha registrato un aumento del 12,2% delle presenze su base annua in tutto il Paese, con un picco del 55,3% nei Grigioni. Tuttavia, il Ticino ha visto un calo del 13,1% durante la stagione invernale.
Nonostante la diminuzione delle visite, il fatturato derivante dai pernottamenti è aumentato del 2,5%, raggiungendo i 10,3 milioni di franchi, grazie all'aumento dei prezzi. Le vendite relative alle consumazioni, invece, sono diminuite dell'1,6%, attestandosi a 27,5 milioni di franchi.