Svizzera

Sindacati chiedono misure complete per protezione salari

Reazioni alle 14 misure del Consiglio federale per tutelare i salari in Svizzera.

21 marzo 2025
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Le reazioni alle 14 misure adottate dal Consiglio federale per la tutela dei salari non si sono fatte attendere. Queste misure, delineate solo nelle grandi linee, sono state introdotte in vista di un accordo con l'Unione Europea che potrebbe mettere a rischio le retribuzioni dei lavoratori svizzeri.

Unione Sindacale Svizzera (USS) ha espresso preoccupazione, affermando che l'accordo con l'UE non solo indebolisce la protezione dei salari, ma facilita anche l'accesso al mercato di aziende dubbie, eliminando la cauzione. La Svizzera, essendo una destinazione attraente al centro dell'Europa, deve rafforzare la prevenzione e assegnare appalti alle aziende giuste. Tuttavia, l'estensione dei contratti collettivi di lavoro (CCL) si applicherà solo ai CCL esistenti, lasciando scoperti settori in crescita come l'assistenza privata e gli asili nido. Inoltre, è essenziale garantire il servizio pubblico nei settori elettrico e ferroviario.

UNIA ha sottolineato che le misure del Consiglio federale riconoscono i rischi per le condizioni di lavoro derivanti dai negoziati con l'UE. Il pacchetto di misure deve essere approvato integralmente dal parlamento, poiché senza protezione salariale non ci sarà accordo con l'UE. Dopo le deliberazioni delle Camere federali, il sindacato valuterà la sua posizione sull'accordo con Bruxelles.

Travail-Suisse considera le 14 misure un compromesso accettabile, frutto di lunghe discussioni politiche. Queste misure devono continuare a proteggere i salari e le condizioni di lavoro, nonostante la libera circolazione delle persone con l'UE. L'approvazione completa del pacchetto da parte del parlamento è essenziale per il sostegno del sindacato.

Unione Svizzera degli Imprenditori ha evidenziato che le misure concordate riguardano principalmente i settori con CCL vincolanti e migliorano la tutela giuridica delle imprese nazionali. Tuttavia, c'è scetticismo sulla proposta del governo per migliorare la protezione contro il licenziamento dei rappresentanti dei lavoratori, un punto su cui non è stato trovato un accordo tra i partner sociali.

Swissmem ha definito il pacchetto un passo importante e un compromesso accettabile, mantenendo un mercato del lavoro flessibile. L'associazione prenderà una posizione definitiva sull'intesa una volta disponibili i testi firmati.

Partito Socialista (PS) vede nelle misure un passo importante per stabilizzare le relazioni con l'UE e creare un solido pacchetto di Bilaterali III. È fondamentale che il compromesso tra le parti sociali non venga indebolito in parlamento, e si oppone fermamente all'iniziativa dell'UDC contro una Svizzera da 10 milioni di abitanti.

Centro sottolinea l'importanza di affrontare le sfide sociali della libera circolazione delle persone, in particolare la tutela dei salari. Il consenso delle parti sociali è cruciale per l'accettazione politica interna dell'accordo con l'UE, e il partito esaminerà attentamente il pacchetto.

Verdi ritengono che l'intesa elimini il più grande ostacolo agli accordi bilaterali con l'UE, garantendo relazioni stabili e buone tra Berna e Bruxelles. Il Consiglio federale e il parlamento devono adottare le misure di accompagnamento, e la risposta al disordine globale è una stretta collaborazione con l'UE, dove democrazia e diritti umani sono difesi.