La mozione chiede una revisione della struttura e delle funzioni della COMCO, criticata per la lentezza delle procedure
La struttura, i compiti e le risorse della Commissione della concorrenza (COMCO) devono essere rivisti. È il parere del Consiglio degli Stati, che oggi ha adottato per 31 voti a 7 una mozione con cui si chiede una riforma istituzionale dell'organo. L'oggetto va al Nazionale.
L'atto era stato depositato dall'ex "senatore" Olivier Français (PLR/VD). Nella mozione, ha dichiarato a nome della commissione preparatoria Hans Wicki (PLR/NW), si sottolinea come la COMCO sia al momento nel mirino della critica, ad esempio per quanto riguarda la comunicazione, il mancato rispetto della presunzione di innocenza e la lunghezza delle procedure.
Il testo chiede dunque di rivedere la struttura della commissione, le sue prerogative e persino i suoi mezzi. Deve inoltre essere garantita una separazione funzionale tra il suo ruolo di accusatore e di giudice.
Dieci anni in media per una procedura non è accettabile, ha affermato dal canto suo Fabio Regazzi (Centro/TI). Il numero di indagini e la loro complessità hanno un impatto considerevole sul lavoro dei membri dell'organo, soprattutto perché alcuni dossier sono molto voluminosi, ha aggiunto.
Presente in aula, il consigliere federale Guy Parmelin, contrario alla mozione, ha ricordato che il governo ha già avviato i lavori per una riforma nel 2023. Attualmente è in corso un progetto, sul quale si prevede di aprire una consultazione nel secondo trimestre dell'anno, ha spiegato senza successo.