A favorire il risultato il corso dell'oro e le posizioni in valuta estera
Il corso dell'oro e le posizioni in valuta estera hanno permesso alla Banca nazionale svizzera (Bns) di registrare un utile di 62,48 miliardi di franchi nei primi nove mesi dell'anno. Nello stesso periodo del 2023 l'utile era stato di 2 miliardi.
Gli utili sulle posizioni in valuta estera sono balzati a 52,38 miliardi di franchi, rispetto ai 7,01 miliardi precedenti, ha indicato oggi la Bns. L'impennata del prezzo dell'oro ha fatto lievitare gli utili derivanti da questo metallo prezioso a 16,61 miliardi di franchi, rispetto ai precedenti 1,07 miliardi.
Le posizioni in franchi, invece, hanno causato una perdita di 6,22 miliardi, in leggero calo rispetto ai 6,09 miliardi di franchi registrati nei primi nove mesi del 2023.
Gli economisti di Ubs si aspettavano che la Bns registrasse un utile per i primi nove mesi compreso tra 60 e 65 miliardi di franchi.
Il terzo trimestre è stato nettamente migliore del secondo, quando l'istituto aveva registrato una perdita di 2,01 miliardi di franchi. Tra luglio e settembre, la Bns ha messo a segno un utile di 5,67 miliardi (-12,04 miliardi nel terzo trimestre del 2023), che si colloca all'estremità inferiore della forchetta di previsioni di Ubs, compresa tra 5 e 10 miliardi di franchi.
Le posizioni in valuta estera hanno generato un utile di 3,08 miliardi di franchi nel terzo trimestre. Il risultato sull'oro è stato di 4,41 miliardi di franchi (-131,9 milioni), mentre quello sulle posizioni in franchi è rimasto in rosso a -1,73 miliardi di franchi (-2,66 miliardi).
Nel suo comunicato stampa, la Banca nazionale sottolinea che i suoi risultati dipendono principalmente dall'andamento dei mercati dell'oro, dei cambi e dei capitali, che comportano notevoli fluttuazioni. La Bns aggiunge che è difficile trarre conclusioni per l'anno in corso.