‘La revisione protegge da abusi, i diritti degli inquilini non saranno indeboliti’
Le due revisioni riguardanti la legge sul diritto di locazione, poste in consultazione per il 24 novembre, proteggono dagli abusi. Lo sostiene un comitato "borghese", secondo cui i diritti degli inquilini non saranno indeboliti.
La prima revisione di legge mira a prevenire il subaffitto abusivo, mentre la seconda intende semplificare la risoluzione dei contratti d'affitto da parte dei proprietari per bisogno personale urgente per sé, per parenti stretti o affini, hanno sostenuto davanti ai media Gregor Rutz (Udc/Zh), Paolo Pamini (Udc/Ti) e Vincent Maître (Centro/Ge).
A loro avviso, le modifiche di legge poste in votazione riguardano cambiamenti puntuali che non intaccano i diritti degli inquilini. Tuttavia la sinistra e l'Asloca hanno lanciato il doppio referendum, poiché temono disdette a raffica e un conseguente aumento delle pigioni per i nuovi affittuari.
Concretamente, hanno spiegato i membri del comitato riuniti nell'Unione per gli alloggi - nella quale sono rappresentati anche i proprietari di case -, per quanto attiene al subaffitto in futuro dovrà essere stipulato un accordo scritto tra il proprietario e il locatario.
La nuove disposizioni del Codice delle Obbligazioni prevede che il locatore possa respingere la richiesta se il periodo supera i due anni, ha specificato Olivier Feller (Plr/Vd), aggiungendo che la revisione si propone di evitare che il subaffitto venga utilizzato a fini speculativi e che si tolgano dal mercato abitazioni necessarie, soprattutto in tempi di scarsità di appartamenti come oggi, a favore di piattaforme come Airbnb.
Una riflessione ripresa anche da Philipp Matthias Bregy (Centro/Vs), secondo cui si tratta di un problema che tocca soprattutto le città, ma anche centri industriali come Visp (Vs), dove la scarsità di alloggi si fa sentire a causa dell'espansione della Lonza. Per Pamini, questa situazione, meno acuta in Ticino, rappresenta un ostacolo per chi cerca un posto dove vivere stabilmente, ma fa fatica a trovare un appartamento a causa delle scarsità dell'offerta.
Stando alla consigliera nazionale di Basilea Città, Patricia von Falkenstein (Plr), si tratta di evitare anche sublocazioni a prezzi eccessivi - Falkenstein ha sostenuto che vi è chi ne approfitta "spudoratamente" - come accade nella sua Città in occasione di manifestazioni, ma anche decisioni arbitrarie da parte del proprietario.
Le nuove regole in materia rafforzano insomma la sicurezza del diritto, non impediscono né di mettersi d'accordo per periodi di sublocazione superiori ai due anni, né agli studenti di vivere in comunità.
Per quanto riguarda invece la disdetta di locali e abitazioni commerciali, con le modifiche apportate al Codice delle Obbligazioni si intende precisare la nozione di "urgenza", elemento che ha dato parecchio filo da torcere ai tribunali, ha rammentato Pamini.
D'ora in poi, sarà possibile dare la disdetta nei termini legali in caso di bisogno personale importante e attuale del proprietario, dei parenti stretti o affini, fermo restando che i diritti dei locatari rimangono inalterati, ossia sussisterà sempre la possibilità di opporsi e di ottenere una proroga.
A detta di Vincent Maître, la situazione attuale non è affatto chiara, tanto che le vertenze fra proprietari, che intendono occupare o rioccupare un loro bene, e affittuari durano a lungo, quattro anni se va bene, fino a sei se si ricorre al Tribunale federale.