Approvata dalle Camere federali una mozione in tal senso della deputata Revaz (Ps/Ge). ‘In un Paese come la Svizzera inaccettabili simili statistiche’
La Svizzera deve dotarsi di una strategia nazionale contro la povertà, estendendo anche il programma di lotta e prevenzione di questo fenomeno. Lo chiede una mozione della consigliera nazionale Estelle Revaz (Ps/Ge), accolta oggi anche dagli Stati dopo l'avallo della Camera dei Cantoni.
Secondo l'Ufficio federale di statistica, nel 2021 745mila persone, pari all'8,7% della popolazione, vivevano al di sotto della soglia di povertà. Mentre il tasso di povertà ha continuato a crescere negli ultimi anni. Per l'autrice della mozione, in un Paese prospero come la Svizzera queste cifre sono inaccettabili.
L'atto parlamentare domanda una strategia nazionale – che deve disporre di risorse sufficienti – per sostenere gli sforzi dei Cantoni e dei Comuni in termini di accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria, conciliazione tra lavoro e vita familiare, alloggi a prezzi accessibili e garanzia di condizioni di lavoro e di reddito dignitose.
Il testo chiede anche che il programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà, limitato al 2024, sia prolungato almeno fino al 2030. Contro il parere della loro commissione, i "senatori" hanno approvato questa proroga.
Pur confermando la valutazione positiva della piattaforma, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha sottolineato che è in corso di elaborazione un progetto sul seguito della lotta alla povertà. Il governo, che si era espresso per una bocciatura della mozione, si pronuncerà sul tema entro la fine dell'anno.