I due ticinesi, padre e figlio, stavano scalando da soli la Punta Zumstein quando sono caduti per circa 300 metri. A chiamare i soccorsi un testimone
Emergono nuovi elementi riguardanti l'incidente, avvenuto sul Monte Rosa, e che ha visto coinvolti due ticinesi, padre e figlio nella giornata di ieri, venerdì 19 luglio. A fornire qualche dettaglio in più sulla dinamica di quanto successo, la Polizia vallesana, attraverso un comunicato stampa.
Come anticipato venerdì la coppia di alpinisti ha avuto un incidente mentre scalava la Punta Zumstein, una delle vette più alte del massiccio del Monte Rosa, nel Vallese (e non sul versante italiano come ipotizzato all'inizio). L'accaduto è stato segnalato intorno alle 8.30 da un testimone oculare. I due ticinesi sono caduti per circa 300 metri mentre tentavano di raggiungere la vetta, posta a 4'500 metri di altitudine.
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Le vette del massiccio del Monte Rosa
Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori, arrivati sul posto con un elicottero, per il padre non c'è stato nulla da fare. Il figlio, ferito gravemente, è stato invece elitrasportato all'Inselspital di Berna per ricevere le cure necessarie.
Nella nota stampa le autorità vallesane affermano che è ancora in corso il riconoscimento formale della vittima. Stando a nostre informazioni sarebbe un medico del Luganese, collaboratore di lunga data della Clinica Moncucco di Lugano.