difesa

Un ‘contributo straordinario’ da oltre 15 miliardi di franchi

Esercito, Ucraina: mozione depositata agli Stati. Chiesta un’aggiunta per 660 milioni al programma d’armamento 2024

Chiesti subito altri 660 milioni come aggiunta al programma d’armamento 2024 per l’acquisto di mezzi di difesa terra-aria a media gittata
(Keystone)
25 aprile 2024
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Un “contributo straordinario per la sicurezza della Svizzera e la pace in Europa”, sotto forma di un fondo temporaneo disciplinato da una legge ad hoc e dotato di 15,1 miliardi di franchi. L’idea – anticipata dal ‘Blick’, che ha parlato di ‘un accordo segreto [fra Centro e sinistra, ndr] sui miliardi per l’esercito’ – ha fatto breccia nella Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (Cps-S), che con 8 voti a 5 ha deciso di depositare una mozione in tal senso.

Freno alla spesa fuori gioco

La sua maggioranza è convinta che “le due problematiche” (le lacune nella capacità di difesa dell’esercito svizzero e la ricostruzione dell’Ucraina) abbiano “un’origine comune”, ossia “il deterioramento della situazione in materia di sicurezza in Europa a causa della guerra in Ucraina”. Si tratta dunque di finanziare sia l’intero fabbisogno supplementare (10,1 miliardi di franchi) a partire dal 2025 per colmare le lacune nell’armamento dell’esercito entro il 2030, sia il contributo svizzero di 5 miliardi di franchi per il sostegno alla ricostruzione e al ripristino delle infrastrutture necessarie alla sopravvivenza nel Paese aggredito militarmente dalla Russia. Il fondo, precisa una nota dei Servizi del Parlamento, sarebbe autorizzato a indebitarsi temporaneamente. In altre parole: il freno alla spesa – ovvero il rigido corsetto che garantisce l’equilibrio di bilancio – non si applicherebbe.

A mente della maggioranza della Cps-S, questa soluzione (che poggerebbe su un patto fra Centro e sinistra, ma secondo il ‘Blick’ è invisa a Udc e Plr) è “l’unica in grado di riscuotere una maggioranza a livello politico”. La minoranza critica invece il legame creato fra due problematiche considerate distinte. Ritiene inoltre che la situazione in materia di sicurezza in Europa, “seppur compromessa, non giustifichi una contabilizzazione straordinaria di tali uscite”.

Raffozare subito la difesa terra-aria

Quella sul fondo ad hoc per esercito e Ucraina non è l’unica decisione di rilievo presa oggi dalla Commissione. La Cps-S (7 voti a 2 e 4 astensioni) propone pure di aggiungere al programma d’armamento 2024 un credito d’impegno di 660 milioni di franchi per l’acquisto di mezzi di difesa terra-aria a media gittata. La maggioranza è del parere che “si debba garantire con una certa urgenza che la Svizzera possa effettuare rapidamente gli ordini per assicurarsi una buona posizione nelle liste d’attesa e acquistare i mezzi a prezzi correnti”, indicano i Servizi del Parlamento.

La Cps-S, unanime, raccomanda infine di adottare il decreto federale concernente il limite di spesa dell’esercito 2025-2028. Con 7 voti contro 2 e 3 astensioni, propone di aumentare il limite di spesa di 4 miliardi, a 29,8 miliardi, affinché entro il 2030 il budget dell’esercito sia pari all’1% del Pil. La maggioranza ritiene che “il rafforzamento della capacità di difesa del nostro Paese debba realizzarsi rapidamente, come sta accadendo in numerosi Paesi europei”.

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