Continua a tenere in scacco gli organi di pronto intervento l'ondata di maltempo che ha investito il Nord delle Alpi
Il lago di Bienne ha rotto gli argini in diversi punti questa mattina presto, mercoledì 13 dicembre. Le autorità hanno attivato i piani di emergenza e hanno ordinato la chiusura di diversi sentieri lungo il lago. Hanno inoltre istituito una linea telefonica diretta e messo a disposizione sacchi di sabbia.
L'Organo di condotta regionale (Regionale Führungsorgan) di Bienne (Be) ha attivato dalle 8 di questa mattina una hotline per la popolazione, come annunciato dallo stesso Organo di condotta regionale. I sacchi di sabbia si trovano presso le stazioni dei vigili del fuoco di Nidau e Ligerz e sono destinati ai residenti le cui case sono minacciate dall'acqua, viene precisato.
Il livello del lago di Bienne continuerà a salire, tuttavia la situazione attualmente non è paragonabile agli eventi alluvionali del 1999, 2005, 2007 e 2021, è stato indicato.
Alle 7 di questa mattina, il lago di Bienne aveva superato di 4 centimetri il livello di esondazione fissato a 430,35 metri. Anche il lago di Thun si è avvicinato nella notte al livello di esondazione, secondo il portale dei pericoli naturali del Cantone di Berna. Già ieri aveva rotto gli argini in diversi punti.
Ieri in tarda serata, la piena del fiume Arve, che attraversa Ginevra, aveva spinto le autorità locali a vietare l'accesso a due ponti, con conseguenti disagi alla circolazione, hanno scritto stamani in una nota i Trasporti pubblici ginevrini. La polizia ha poi indicato a mezzogiorno che entrambi sono stati riaperti.
In Vallese, dove la situazione resta delicata e diverse vie di comunicazione sono già state chiuse, oggi è tornata operativa la ferrovia della Matterhorn Gotthard Bahn. Ieri i treni avevano smesso di circolare ed erano stati sostituiti con dei bus.