Dalle analisi condotte finora, nulla porta a pensare che siano stati compromessi sistemi della Confederazione
L'azienda basilese di software Concevis è stata vittima di un attacco informatico. Anche dati dell'Amministrazione federale sarebbero stati rubati. I criminali informatici minacciano di pubblicare i dati sul darknet.
Lo indica oggi in una nota il Dipartimento federale delle finanze (Dff). In base alle informazioni finora disponibili, i dati rubati contengono vecchie informazioni operative dell'Amministrazione federale. Analisi approfondite sono ancora in corso.
Tra i clienti di Concevis vi sono anche diverse unità amministrative dell'Amministrazione federale, precisa il Dipartimento. Si tratta dell'Amministrazione federale delle contribuzioni, del Comando Istruzione, dell'Ufficio federale dell'aviazione civile, dell'Ufficio federale della protezione della popolazione, dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale nonché dell'Ufficio federale di statistica. Al momento sono in corso verifiche per determinare quali servizi e dati sono interessati in concreto.
Dopo aver sottratto i dati e in seguito crittografato tutti i server dell'azienda, i criminali informatici minacciano ora di pubblicare i dati sul darkweb. L'impresa basilese, che si è rifiutata di versare il riscatto richiesto, ha presentato una denuncia penale.
È la seconda volta quest'anno che la Confederazione viene colpita indirettamente da un attacco informatico su larga scala. L'azienda Xplain era stata attaccata in maggio. In quell'occasione dati sensibili erano stati pubblicati sul darknet.
In seguito all'attacco, il Consiglio federale ha adottato una serie di misure. In particolare, uno stato maggiore di crisi politico-strategico era stato istituito per far fronte a futuri attacchi ransomware.