Svizzera

Candidati al Consiglio nazionale sempre più ‘anziani’ e numerosi

L’età media è la più elevata da trent'anni a questa parte, mentre la quota di donne sulle liste risulta essere stabile

Palazzo federale
(Keystone)
25 settembre 2023
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Il numero di candidati alle elezioni per il Consiglio nazionale del prossimo 22 ottobre ha raggiunto un nuovo record, l'età media è la più elevata da 30 anni a questa parte, mentre la quota di donne sulle liste è stabile, stando alle cifre pubblicate dall'Ufficio federale di statistica. Quasi 5'910 candidati si presentano per uno dei 200 seggi alla Camera del popolo nei venti cantoni in cui si vota con il sistema proporzionale, ovvero il 27% in più rispetto al 2019. Tra di essi figurano il 40,8% di donne, a fronte di un 40,3% quattro anni or sono (e del 32,5% nel 1991). Se si aggiungono i candidati annunciatisi a Obvaldo e Nidvaldo, due cantoni che eleggono i loro deputati con il sistema maggioritario, il numero di candidature ammonta complessivamente a 5'914.

Tra 18 e 88 anni

Sorprende invece il fatto che l'età media dei pretendenti a un seggio sia la più elevata dal 1991, ovvero 43,6 anni, contro 41,75 nel 2019 e 40,59 nel 2015. Nel complesso, le candidature più giovani si trovano a sinistra e tra i Verdi. Lo stesso vale per le donne. Se si osservano i dati più nel dettaglio, risulta da un lato che circa il 30% dei canditati ha meno di 30 anni. La più giovane in lizza è l'evangelica zurighese Chiara Haller, che compirà 18 anni proprio il giorno delle elezioni, il 22 ottobre. Dall'altro, una decina di candidati ha un'età compresa tra gli 82 e gli 88 anni. Il "decano" proviene pure dal canton Zurigo: si tratta del centrista Max Grünenfelder.

Offensiva centrista

A livello di partiti, l'Alleanza del Centro e i Verdi liberali presentano il numero maggiore di candidature, rispettivamente 1'099 e 839. Cumulate esse rappresentano circa un terzo dei candidati complessivi per la Camera del popolo. Il primo partito svizzero, l'Udc, "si accontenta" di 628 candidature, a fronte di 651 per il Plr e 703 per il Ps, gli altri due principali partiti della presente legislatura.

Dal canto loro, i piccoli partiti di destra, quali la Lega dei Ticinesi e i Democratici svizzeri, presentano candidati con un'età media superiore ai 50 anni.

Congiunzioni e liste per fascia d'età

Le congiunzioni delle liste rimangono uno strumento molto popolare (80 contro 81 nel 2019), così come le sotto-congiunzioni (passate da 108 a 118). Quest'anno, su un totale di 618 liste depositate soltanto 25 non hanno operato una congiunzione. Se 30 anni fa si registrava ancora circa un 16% di liste non congiunte, questo valore si è ridotto sempre di più fino ad arrivare al di sotto del 5% nel 2023. Ciò riflette la forte ascesa delle liste parziali dei partiti, congiunte fra di loro. Infine, come già accaduto quattro anni fa, le formazioni politiche scelgono di preferenza liste parziali specifiche per fasce di età (giovani o senior). Queste ultime costituiscono, infatti, quasi la metà di tutte le liste parziali dei partiti. Anche le liste regionali continuano a godere di una grande eco (quasi il 20%). Perdono invece terreno le liste parziali specifiche per sesso. Se in passato erano impiegate da alcuni partiti come strumento di sostegno alle donne, nel 2023 vi sono solo 15 liste parziali di questo tipo.

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