Svizzera

Caro affitti, in Ticino l'aumento è di quasi il 4% in un anno

Pigioni in crescita in quasi tutti i cantoni. Lugano è la seconda città per incremento su base annuale (+4,8%) dopo Zurigo che segna un +10,2%

(Keystone)
18 settembre 2023
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Affitti ancora una volta più cari in Svizzera: in agosto le pigioni degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati – si parla solo di quelle, non dei contratti in essere – sono aumentate dello 0,3% rispetto a luglio. Su base annua la progressione è del 3,9%. Le variazioni sono calcolate sulla base di un indice elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate in collaborazione con ZKB, la banca cantonale di Zurigo. In agosto il parametro si è attestato a 122,7 punti.

Tutti i cantoni, ad eccezione di Grigioni (-2,5%), Zugo (-1,6%) e Lucerna (-0,8%), presentano un incremento mensile: i più forti sono stati osservati nelle regioni di Uri (+1,55%), Glarona (+1,7%) e Obvaldo (+1,1%) mentre in Ticino (+0,1%) il dato è inferiore alla media nazionale.

Nel paragone annuo dappertutto vengono registrati sensibili aumenti. Particolarmente forte è la crescita di Svitto (+7,8%), Uri (+6%), Glarona (+5,9%), Zurigo (+5,6%) e Vallese (+5,5%). Il Ticino segna +3,6%, i Grigioni +2,7%.

Interessante è anche l'andamento nelle otto città elvetiche prese in considerazione dai ricercatori. L'incremento annuo maggiore viene notato a Zurigo (+10,2%), il secondo a Lugano (+4,8%); seguono Ginevra (+3,8%), Losanna (+3,5%), Basilea (+2,9%), Berna (+2,4%), San Gallo (+2,2%) e Lucerna (+0,7%). Più variegate sono le variazioni mensili: si va dal -2% di Lugano al +1,3% di Losanna. Coira non figura fra gli agglomerati considerati.

Se il 2023 si sta rivelando difficile per chi cerca casa, il 2024 si prospetta arduo per l'insieme degli inquilini: un recente studio pubblicato da Raiffeisen ha ipotizzato una crescita delle pigioni dell'8%, sulla scia degli aumenti del tasso ipotecario di riferimento, che reagiscono a loro volta ai ritocchi verso l'alto del tasso guida operati dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Ritocchi che intervengono appunto per limitare l'inflazione, che nel campo degli affitti sembra però autoalimentarsi. La crescita delle pigioni avviene in un contesto già reso più gravoso, per le famiglie, a causa dell'impennata dei costi accessori, sulla scia dell'esplosione dei prezzi energetici.