La contrazione più marcata si registra in Ticino (dal 2,49% al 2,17%), cantone che peraltro mantiene la quota più alta del Paese
Continua a diminuire in Svizzera il numero di abitazioni vuote, confermando una tendenza che si protrae ormai da tre anni: il primo giugno si contavano 78'832 case e appartamenti non occupati, pari all'1,15% del patrimonio abitativo, valore in flessione di 0,16 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima. Per ritrovare un dato più basso bisogna risalire al 2014 (1,07%).
Nel complesso, quest'anno, rispetto al 2022, si sono registrate 6'731 abitazioni vuote in meno, pari a un calo del 10,9%, ha indicato l'Ufficio federale di statistica sulla base dei suoi censimenti periodici. A diminuire sono stati in particolare i segmenti degli alloggi in affitto (-15,9%) e quelli delle nuove abitazioni (-15,1%).
In 21 cantoni si osserva un tasso di sfitto in flessione: la contrazione più marcata si registra in Ticino (dal 2,49% al 2,17%), cantone che peraltro mantiene comunque la quota più alta del paese dopo Giura (3,17%) e Soletta (2,39%). I valori più bassi si registrano a Ginevra (0,42%), Zugo (pure 0,42%), Obvaldo (0,43%) e Zurigo (0,53%). Anche nei Grigioni (0,58%) il dato è nettamente inferiore alla media nazionale.
Il maggior numero di abitazioni vuote è stato censito nel canton Berna, con 7'817 unità, in calo però di 816. Forti diminuzioni in termini assoluti sono state notate anche in Argovia (-918) e in Ticino (-773). Da Airolo a Chiasso gli alloggi sfitti erano 5'489: a titolo di confronto, nell'intero canton Zurigo erano di meno, 4'103.