Svizzera

Più energie rinnovabili sovraccaricheranno la rete elettrica?

Due terzi dei 6'700 chilometri di rete di trasmissione hanno più di 40 anni. Per affrontare le sfide future Swissgrid sta implementando la sua strategia

In alto sui piloni
(Keystone)
12 agosto 2023
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L'offensiva solare condotta dalla Confederazione per raggiungere gli obiettivi climatici costituisce un grosso grattacapo per Swissgrid. Il gestore della rete nazionale dovrà infatti fare i conti con le limitazioni della rete attualmente esistente ampliandola per consentirle di per trasportare la nuova elettricità generata. La rete elettrica elvetica presenta già diverse strozzature strutturali, ha indicato Swissgrid rispondendo a domande di Keystone-Ats.

Due terzi dei 6'700 chilometri di rete di trasmissione hanno più di 40 anni. Per eliminare i colli di bottiglia e affrontare le sfide future poste dai grandi parchi solari, ad esempio, l'azienda sta implementando la sua strategia fino al 2025 e da novembre ha già iniziato a lavorare anche a quella fino al 2040.

La strategia 2025 elenca dieci progetti che si trovano in varie fasi di costruzione e pianificazione e per i quali spende annualmente tra i 200 e i 290 milioni di franchi. Altri sono stati completati, come l'espansione continua a due linee da 380 kilovolt tra Pradella e La Punt (Grigioni).

Progetti solari ridimensionati

Il fatto che le strozzature strutturali possano ostacolare la transizione energetica è stato recentemente dimostrato dal Vallese. Il cantone - che mira a distinguersi come pioniere del fotovoltaico - ha annunciato sei progetti solari. Tuttavia quello nella Vispertal e il grande impianto di Grengiols hanno già dovuto essere ridimensionati. Uno dei motivi era che la connessione alla rete era insufficiente.

Nei Grigioni, un altro cantone montano con almeno dieci progetti solari, l'espansione della rete di trasmissione è in fase avanzata. Nella Svizzera occidentale, la rete esistente ha un solo collegamento a 380 kilovolt.

Per Swissgrid, il completamento dei progetti previsti dalla strategia 2025 costituisce quindi una priorità da affrontare con urgenza. Il gestore della rete sottolinea la necessità di essere coinvolto da subito, fin dal processo di pianificazione: in ogni singolo caso è infatti necessario chiarire le questioni legate alla connessione all'infrastruttura in uso.

Il fattore tempo: un rischio

Secondo Swissgrid, già solo la procedura per il rafforzamento di una linea esistente richiede sei anni. Per i progetti di connessione alla rete che richiedono un piano settoriale federale, il gestore della rete prevede addirittura almeno 15 anni.

Il fattore tempo potrebbe quindi diventare più problematico per gli impianti fotovoltaici su larga scala rispetto ai fattori legati alla connessione alla rete o ai rischi naturali.

Garantire l'elettricità invernale

Per promuovere la costruzione di impianti di grandi dimensioni in montagna, il Parlamento ha semplificato e accelerato le procedure di approvazione. Tuttavia, gli esperti ritengono che il calendario sia ambizioso.

Il Consiglio Federale si aspetta fino a 200 progetti come risultato dell'offensiva solare adottata dal Parlamento nell'autunno del 2022 per garantire la fornitura di elettricità nei periodi invernali. L'emendamento urgente alla legge sull'energia è in vigore da aprile ed è valido fino al 2025.

Le località alpine prese in considerazione per la maggior parte di questi progetti sono giustificate dalla produzione di elettricità in inverno. Gli impianti solari alpini fornirebbero in inverno una quantità di elettricità fino a cinque volte superiore rispetto a quelli situati ad altitudini inferiori.