Colpevole di diffamazione e calunnia l'uomo che su Facebook se l'era presa con la consigliera nazionale socialista bernese
Un utente di Facebook che aveva paragonato indirettamente la consigliera nazionale bernese Tamara Funiciello (Ps) ad Adolf Hitler è stato condannato tramite decreto d'accusa nel canton Zurigo. Il cinquantenne si è visto appioppare una pena pecuniaria di 25 aliquote giornaliere da 150 franchi con la condizionale, oltre a 800 franchi di spese processuali.
Lo riporta oggi il quotidiano locale Zürcher Oberländer. Il Ministero pubblico di Uster ha ritenuto l'uomo colpevole dei reati di diffamazione e calunnia.
La causa scatenante del commento incriminato pubblicato su Facebook è stata la votazione sulla riforma dell'Avs dello scorso settembre, con cui l'età pensionabile delle donne è stata portata da 64 a 65 anni. Il giorno seguente l'appuntamento con le urne Funiciello aveva criticato, sullo stesso social, “gli uomini bianchi e vecchi” ritenendoli responsabili dell'esito dello scrutinio.
In tutta risposta, il cinquantenne aveva scritto che la parlamentare bernese gli ricordava un uomo degli anni 30 e 40. Questi gridava sempre e parlava di lotta. Inoltre, si accaniva contro un gruppo della popolazione e si definiva di sinistra. Cogliendo l'allusione, Funiciello ha quindi sporto denuncia.
La procura è giunta alla conclusione che un politico eletto e democratico non possa essere paragonato pubblicamente a un assassino di massa. Anche se l'uomo non ha parlato direttamente di Hitler, ma ha usato un giro di parole, era chiaro a chi si riferisse, motiva il Ministero pubblico. La decisione è passata in giudicato, poiché il diretto interessato ha rinunciato a opporsi.